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ELISA MAZZUCCO


                                                   Vecchie canzoni

               Mi addormentai ammaliato dalla musica, note fluide che si aprivano alla
               notte  tiepida,  sogni  delicati,  ricordi  allegri,  una  gita  in  montagna  in  una
               giornata soleggiata. Cantiamo vecchie canzoni scout, brani degli anni 80 e
               90,  parole  e  musica  spontanei  ricordi.  Di  altre  canzoni  ricordiamo  il
               ritornello o la melodia o il titolo o il cantante… Nei cassetti della memoria
               “La canzone di Marinella” esce imprecisa, stonata; “Occhi azzurri”,” Non è
               Francesca”, con un groppo alla gola. Rade lacrime scivolano, gli occhi si
               arrossano  e  rilasciano  un  fiume  in  piena  e  poi  singhiozzi,  respiro
               affannoso…
               Mi  sveglio:  le  fluide  note  musicali  sostituite  da  un  reportage  di  una
               tremenda alluvione in un lontano paese asiatico.




                                                       La scelta

               In lontananza scorgevo la cancellata, piatta, gialla, nel prato erba tenera
               di  primavera;  attorno,  un  boschetto  di  alti  frassini,  di  olmi  larghi,  di
               roverelle dai rami sottili. Oltre, poderosi tigli spandevano per l’aria la loro
               bianca  lanugine:  migliaia  di  ballerine  aggraziate  nel  disordinato
               volteggiare. Seduta su una panchina una giovane novizia, semplice abito
               talare  bianco,  libro  in  mano,  alternava  momenti  di  lettura  e  di
               meditazione,  di  sorrisi  e  di  pianto.  Pochi  i  giorni  mancanti  al  rito  di
               ammissione.  Aggrovigliava,  dita  tremanti,  ciuffi  di  capelli  che  poi
               districava  con  morbide  carezze.    A  tratti  si  inginocchiava  e  guardava  il
               cielo, a pregare.



                                                     La modella

               Luisa entra spavalda: ha le gambe perfette e il corpo affusolato; i capelli
               lunghi e ramati nascondono un poco gli occhi profondi nel volto angelico.
               Si aspettava una ragazza impacciata, scolorita, forse bruttina… Bellissima!
               Tutto è pronto per il ritratto: tela sul cavalletto, matite e colori a portata
               di  mano,  vicina  alla  finestra  la  poltrona,  per  cogliere  le  vibrazioni  della
               luce mattutina.
               Sceglie una posa rilassata: libro in mano, sguardo dritto; inizia a tracciare
               le prime linee con le matite. No! Toglie il libro, cambia la posizione della






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