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volontà collettiva. straniere e con governi assoluti. Ben 116
Certamente l’utopia presuppone l’idea della anni prima di quando il suo sogno si è realiz-
capacità di autodeterminazione dell’uomo, zato, nel 1946, con la fine della monarchia e
come essere che si auto-progetta e si pro- la scelta della Repubblica e nel ‘48 con la no-
tende verso un voler essere e sperimenta la stra Carta costituzionale.
sua libertà di auto-creazione. L’idea rinasci- Per non parlare della madre di tutte le uto-
mentale dell’ homo faber e artifex. E in tal pie, il sogno prima dei “socialisti utopisti” e
modo vengono delineate società ideali in poi il progetto supremo del comunismo di
città ideali, ambientate in luoghi remoti Marx ed Engels (Il manifesto del partito co-
quanto fantastici (spesso isole), la cui com- munista,1848) che, realizzatosi 70 anni dopo
piuta perfezione mira a far risaltare, per (1917) nell’ultima società in cui si sarebbe
contrasto, la miseria e l’angustia della realtà dovuto realizzare, l’Impero zarista, si è scon-
PIANETAUTL |CULTURA E VITA
presente. trato con la realtà, rovesciandosi nel suo
In filosofia e in politica si sono elaborate nei contrario, determinando quella fine delle
secoli grandi teorizzazioni che al momento speranze in un mondo utopico, anche se
dell’ideazione sembravano utopistiche. Fu- scientificamente progettato, che ha gettato
rono le idee degli Illuministi che, in tempi di l’umanità in un senso di sconforto perché
regimi assoluti, preconizzarono e portarono privata dell’ultima utopia possibile di cam-
avanti battaglie e rivoluzioni a difesa delle biamento della struttura e della sovrastrut-
libertà individuali, dei diritti, dell’ugua- tura. E che dire della grande utopia
glianza e della democrazia. Pensiamo, tra dell’Europa unita in tempi in cui tutta l’Euro-
tutti, a Lo spirito delle leggi di Montesquieu pa era ancora in fiamme. Altro grande visio-
del 1748, in cui la teorizzazione della se- nario, Altiero Spinelli che con il Manifesto di
parazione dei poteri in tempi di potere asso- Ventotene (1941) ne prefigura il progetto. E,
luto, di dispotismo, di origine divina del po- per finire questa veloce e affrettata carrella-
tere e accentramento dei poteri sembrava ta, altra e ultima utopia è stato il ‘68 in cui la
più che utopia e, invece, da 3 secoli è diven- carica di contestazione contro il potere do-
tato il vangelo imprescindibile delle nostre minante e la forza eversiva delle idee anti-
democrazie. capitaliste, anti-borghesi, di libertà, giusti-
E che dire del visionario Giuseppe Mazzini zia e pacifismo era stata dirompente ma poi
che nel 1830 aveva immaginato un’Italia sappiamo come è andata.
unita, libera, indipendente, democratica e
repubblicana, in un periodo in cui ancora In letteratura l’Utopia prende le mosse dalla
era frammentata, dipendente da potenze Repubblica di Platone, modello archetipico,
seguito quasi 2.000 anni
dopo da Utopia di Tommaso
Moro (1516), da La Città del
sole (1602) di Tommaso
Campanella e da Francis Ba-
con con La Nuova Atlantide
(1627). Come diceva Rous-
seau, l’origine delle dise-
guaglianze risiede nella
proprietà privata, quando il
primo uomo disse “è mio”! E
Proudhon la definisce un
furto. Ecco, la proprietà pri-
vata, in queste opere, viene
identificata come originata
dall’egoismo e a sua volta è
considerata l’origine di tutti i
mali, fonte di ogni malvagità
dall’utilitarismo, alle guerre.
14 Aprile 2024