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Corelli,  sia  per  il  suo  talento,  sia  per  della pastorale.
          l’ambiente  protetto  in  cui  opera,  riesce  a  Il vivace è solo un brevissimo preludio al gra-
          pianificare pubblicazioni diradate, molto cu- ve, vero e proprio primo movimento. Concer-
          rate e pensate per costituire degli esempi da  tino e ripieno suonano assieme e il brano è
          imitare.                                         totalmente omofono cioè tutti eseguono lo
          Il successo è dovuto ai tratti di novità del suo  steso ritmo. Termina con una cadenza sospe-         PIANETAUTL | CULTURA E VITA
          stile che incontrano sapientemente le nuove  sa,  cioè  si  ferma  sull’accordo  di  dominante,
          esigenze culturali. Il Seicento è l’epoca della  invece di raggiungere quello di tonica, il che
          bizzarria  e  della  meraviglia,  in  poesia  così  crea una sensazione, appunto, di sospensio-
          come  in  musica.  Il  finire  del  secolo  vede  ne, di attesa.
          un’esigenza di maggiore equilibrio, di ritor- Segue il Grave (il tempo più lento, in quest’
          no  a  canoni  classici,  come  propugnato  epoca, spesso con una connotazione di “pe-
          dall’Accademia  dell’Arcadia,  cui  fu  affiliato  sante”). Concertino e ripieno suonano ancora
          Corelli stesso, assieme ai suoi mecenati.        tutti assieme. Corelli aggiunge l’indicazione
          Analogamente  accade  nella  musica.  La  so- arcate sostenute, vale a dire usare l’archetto
          nata  strumentale,  genere  nato  all’inizio  del  in modo da fare formare frasi lunghe, nono-
          Seicento, a lungo non ha una forma consoli- stante la lentezza del brano; e come sta, cioè
          data e ogni compositore sperimenta a modo  senza abbellimenti: in un tempo lento l’ese-
          suo le possibilità tecniche nuove. Manca un  cutore dell’epoca li aggiungeva quasi auto-
          canone preciso ed è questo che Corelli riesce  maticamente, cosa per cui andava famoso lo
          a stabilire e fornire ai suoi colleghi.          stesso Corelli. Ma qui si rovinerebbe l’effetto
          Se  la  sonata  a  tre  è  l’intelaiatura  portante  voluto.  Le  parti  entrano  una  alla  volta  dal
          della  scrittura  musicale  barocca,  possiamo  basso  verso  l’alto,  imitandosi.  Il  brano  è
          pensare al concerto grosso come una sorta  caratterizzato  dalle  costanti  dissonanze  nei
          di farcitura della sonata a tre. Il termine cade  tempi  forti,  nonché  dall’uso  di  movimenti
          a proposito perché ai due violini e al violon-   cromatici, il che dà una sensazione di tensio-
          cello  che  qui  assumono  il  ruolo  di  solisti  e  ne che si scioglie solo nell’accordo finale, un
          vengono chiamati concertino, se ne aggiun- luminoso sol maggiore.
          gono  altri,  (più  le  viole  che  completano
          l’armonia) i quali alternativamente suonano
          assieme al concertino nei tutti e tacciono nei
          soli; questo gruppo prende nome di ripieno.
          È quasi più una forma di orchestrazione che
          una  tecnica  compositiva  vera  e  propria:  si
          scrive a tre parti e si decide in quali punti si
          vuole il rinforzo del ripieno.
          I  nove  movimenti  del  concerto  grosso  fatto
          per la Notte di Natale si possono facilmente
          raggruppare per formare una classica strut-
          tura  in  4  movimenti:  lento  (il  grave  prece-
          duto  dal  vivace  introduttivo),  veloce  (l’alle-
          gro), lento, (l’adagio più l’inserto dell’allegro
          per ritornare all’adagio da capo) e veloce (co-
          stituito  dalla  coppia  di  movimenti  vivace-
          allegro). Il concerto potrebbe finire così, ma
          segue la pastorale che è appunto detta ad li-
          bitum perché nell’intenzione dell’autore po-
          trebbe  essere  omessa  per  un’esecuzione  in
          occasione diversa da quella natalizia.
          La tonalità scelta è sol minore: una tonalità
          maggiore  sembrerebbe  più  adatta  all’occa-
          sione  festiva  lieta,  ma  ciò  gli  conferisce   Pagina dall’edizione londinese in partitura di Benjamin
          un’atmosfera notturna e prepara la sorpresa        Cooke (1732 ca.)

          Aprile 2024                                                                                          17
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