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dell’umorismo che spesso sconfina in spirito
caustico, da buon toscanaccio.
Fa da contraltare la sua parte estremamente
terrena: irriverente, donnaiolo incallito, gau-
dente smodato, possidente tendente anche
all’avarizia (forse per ciò che aveva dovuto su- PIANETAUTL CULTURA E VITA
bire in gioventù), impulsivo e sgradevole
quando si sente disapprovato nella sua con-
dotta o nella sua arte.
Lo sentiamo profondamente vicino perché
uomo, con le sue piccinerie, le sue meschinità
che sono anche le nostre, le contraddizioni
che cerchiamo di bilanciare quotidianamente,
le fragilità che ci appartengono e non ci per-
doniamo, la nostra cattiva coscienza sempre
pronta ad autoassolversi.
Si evidenzia una personalità piena di sfumatu-
re come lo sono le sue opere, come lo è spes-
so l’animo di un artista.
I tempi sono cambiati e oggi saremmo un po’
in difficoltà a difendere una personalità così
egoica e maschilista, ma l’artista supera le
meschinità dell’uomo, proprio in virtù della
sua musica che le trascende.
Cosa cerca Puccini nelle donne?
Le donne stimolano e alimentano la sua ener- delle problematiche profonde del suo incon-
gia creativa, sono le sue muse ispiratrici così scio o forse vuole punire sé stesso per la pas-
come i colori e i profumi della natura lo intro- sione con Elvira che portò scandalo nella pic-
ducono in una dimensione fatta di canti di uc- cola Lucca.
celli, di tramonti, di albe, di silenzi e di spari di Comunque le ama profondamente, ma le può
fucili. amare solo sulla scena dove agiscono come
Deve vibrare, risuonare per poterci restituire proiezioni del suo mondo interiore. Sono ap-
quelle frequenze. passionate, sensuali, tenere, conosce le loro
Abbiamo così la grande arte, il grande musici- anime e pensieri, entra nelle loro vite fatte di
sta che rapisce i cuori, che gioca con le emo- speranze, gioie e delusioni, cerca la loro pul-
zioni attraverso le sue eroine, donne forti e sazione.
fragili, capaci di amare e soffrire, di combatte- Solo Turandot, terribile principessa assetata di
re, di difendere l’amore in tutte le sue espres- sangue, si erge gelida e inaccessibile nella sua
sioni e soprattutto di morire. solitudine. Puccini vuole salvarla da sé stessa,
Eh già, perché tutte le grandi eroine puccinia- vuole che l’onnipossente forza dell’amore
ne muoiono, quasi dovessero espiare una col- operi una catarsi, ma si ha l’impressione che
pa. Sono donne che vivono un amore al di non ci creda davvero.
fuori delle regole o comunque hanno una Non riuscirà a finire l’opera, come se questa
macchia nella loro vita che le rende indegne, domanda avesse deciso di rimanere chiusa
forse nella psiche di Puccini, indegne della nel suo cuore.
madre Albina. Allora andiamo a teatro! Si apre il sipario e la
Mimì e Musetta vivono il libero e trasgressivo magia si ripete.
mondo di bohème, Tosca è una cantante, Ma- E’ lì che lo spettatore incontra il compositore,
non è condannata per prostituzione e manda- lì si canta l’amore umano fatto di palpiti, di
ta in esilio, Cio-Cio-San è una geisha, Suor An- passione e di morte.
gelica ha un figlio da un peccato d’amore. Lì la musica si ingemma e fiorisce.
Si può ipotizzare che in qualche modo Pucci- Giacomo Puccini muore a Bruxelles il 29 no-
ni, nella scelta di queste donne, risponda a vembre 1924.
Aprile 2024 21