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Tra utopia e distopia
La libertà individuale immolata alla felicità collettiva
di Silvia Rizzo PIANETAUTL | CULTURA E VITA
iamo in tempi in cui siamo orfani di
utopie. Ma l’uomo, nei secoli, ha sem-
S pre dimostrato insoddisfazione per il
presente e desiderio di costruire un futuro e
un mondo migliore, idealizzandolo. In ogni
utopia, infatti, è sottesa sempre la critica del
vecchio ordinamento sociale e politico, in vi-
sta di una visione del mondo in cui possano
essere garantiti sogni di giustizia e di ugua-
glianza. E ogni utopia è figlia di una critica
alle istituzioni e ai valori vigenti delineando
una sorta di orizzonte irraggiungibile verso il
quale però dirigersi.
Questa è la sintesi della prima parte del per-
corso affrontato nel corso su Utopia e Disto-
pia per l’Università del Tempo Libero.
L’Utopia si è sempre costruita contro i disva-
lori, è nata da una serrata o sottesa critica
all’egoismo, all’individualismo, al dio de-
naro, all’utilitarismo, al possesso, alla pro-
prietà privata, al materialismo, al capitali-
smo, alle guerre che di questi disvalori sono
l’espressione e la conseguenza.
Sul piano etimologico ou-topos (non luogo)
e eu-topos (bel luogo), utopia significa un
luogo che non esiste, ma anche luogo delle
virtù dove gli uomini possano vivere felici. come non deve essere e come non si vuole
Le due etimologie possibili corrispondono, che sia e si preconizza il mondo come si vor-
quindi, alle due polarità fondamentali del rebbe che fosse. Non è la categoria
genere: negatività e possibilità, irrealtà e dell’impossibile ma è difficile che possa esi-
ideale, evasione fantastica dal mondo e de- stere e prefigura l’idea di una possibile rige-
finizione di un modello di trasformazione. Il nerazione e palingenesi, luogo che non esi-
non essere che potrebbe essere e che apre ste ancora ma che sarebbe possibile. De-
alla speranza che qualcosa di migliore po- nuncia dell’esistente per costruire il suo
trebbe esserci e che ci sarà e dà risposte alle contrario.
aspirazioni dell’umanità. Il mito del bene
come vita beata, società fondata sul bene, È vero però, che molto spesso ogni utopia si
sulla giustizia e sulla fratellanza. È il tentati- rovescia nel suo contrario in società distopi-
vo di descrivere quello che si pensa possa che laddove l’individuo, in nome della lotta
essere il “migliore dei mondi possibili”. Quin- all’egoismo e all’individualismo, venga as-
di l’Utopia è anche possibile e non solo pen- soggettato agli interessi dello stato o della
sabile. Possiede una forza eversiva di rottura collettività rinunciando alla libertà indivi-
e trasformazione: si denuncia il mondo duale, demandando la propria volontà alla
Aprile 2024 13