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MICHELA DA ROLD




               Attesa

               Camminava  adagio,  guardandosi  attorno  nella  calle  ancora  bruna  per
               l’acqua alta.
               Un battito di ali, odore fetido, esalazioni malsane. Rumoreggiano le scarpe
               nei ristagni d’acqua.
               Umidità gocciolante nel groviglio di calli brune: passa il tempo senza via

               d’uscita. Nessun sussurro, solo una campana.
               La nebbia si alza, riflette un fascio di sole: è ancora presto.
               I  primi  passi  e  qualche  ombra  si  avvicina.  L’ultimo  rigurgito  di  laguna
               sbatte sui gradini dove il muschio lo trattiene. Un carretto vicino alla riva
               attende una barca che, muta, arriva.
               Suono di sirena: cessato allarme.





































               Presunzione

               Nella mia aula, un giorno di febbraio, mi trovai a parlare di poesia.

               Oggi una lezione enigmatica: confronto tra due poesie.
               La  Poesia:  finalità  irraggiungibile.  Il  linguaggio,  aperto  o  ermetico,  si

               interroga sulla limitante predisposizione umana dei propri orizzonti.




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