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Poeti all’UTL
di Maria Marchegiani
La casa della poesia non avrà mai porte. PIANETAUTL | DOSSIER POESIA
Alda Merini
n UTL possiamo trovare di tutto: appassio- Mi piace molto il fare rumore, anche i versi dei
nati di arte e di filosofia, esperti di letteratu- nostri poeti e poetesse UTL fanno rumore e ci
I ra, di cinema e musica, conoscitori di tante parlano dei loro viaggi interiori, della perenne
lingue straniere, provetti informatici, ma anche ricerca di spiritualità, di ricordi di persone signi-
capaci ballerini, abili giocatori di burraco, con- ficative della nostra vita, di luci in grado di solle-
sumati attori…. varci e anche di violenza verso le donne.
Non ci stupiamo più delle tante competenze e Alla poesia dobbiamo molto, colora la quotidia-
abilità presenti nella nostra Università, eppure ci nità della nostra vita, e ci offre inoltre possibilità
ha un po’ sorpreso apprendere che alcuni dei di salvezza, come ci ricorda il poeta Khalil Gi-
nostri soci amano scrivere poesie. bran.
Quando in un incontro di redazione del nostro
giornale Pianeta UTL si è fatta strada la proposta La poesia è il salvagente
di dedicare alcune pagine della rivista alle pro- cui mi aggrappo
duzioni poetiche dei nostri soci, non credevamo quando tutto sembra svanire.
che la risposta sarebbe stata alta nei numeri, …
tante sono le poesie che ci sono pervenute, e
soprattutto alta nella qualità, versi toccanti nei E poesia è salvagente anche per noi che leggia-
contenuti e curati nella scelta delle parole. mo e che nei versi scritti da altri riusciamo a dare
In tempi veloci, a volte caotici e difficili come vita e a riconoscere le nostre emozioni. Ma
quelli che ci è dato vivere in questo nuovo mil- come si diventa poeti? Mi piacerebbe chiederlo
lennio, pieno di contraddizioni, disuguaglianze, ai nostri poeti e alle nostre poetesse. Nell’attesa
conflitti, trovare rifugio nelle parole, può, forse, di una loro risposta, mi affido ai versi di Neruda
donarci una pausa, una tregua, un respiro pro-
fondo che ci aiuti a riprendere la strada. E fu a quell’età… Venne la poesia
Ho cercato tra i versi di poeti e poetesse che a cercarmi. Non so, non so da dove
hanno accompagnato la mia crescita, parole uscì, da quale inverno o da fiume.
che chiarissero il senso e la bellezza del fare Non so come né quando,
poesia. no non erano voci, non erano
Iniziamo con Alda Merini parole, né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
I poeti lavorano di notte dai rami della notte,
d’improvviso tra gli altri,
I poeti lavorano di notte tra fuochi violenti
quando il tempo non urge su di loro, o ritornando solo,
quando tace il rumore della folla era lì senza volto
e termina il linciaggio delle ore. e mi toccava.
I poeti lavorano nel buio …
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto Le poesie che ci sono pervenute sono molte,
e temono di offendere iddio per ragioni di spazio abbiamo dovuto scegliere
ma i poeti nel loro silenzio di riportarne una sola per ogni autore, le trascri-
fanno ben più rumore viamo senza aggiungere nostri commenti, le
di una dorata cupola di stelle. loro parole dicono già tutto. Agli autori e alle
Gennaio 2025 15