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rente. Non esiste morale senza Dio. Invece se Finché non sarai fratello di tutti la fratellanza
c’è Dio c’è amore, c’è differenza tra bene e non sorgerà… attendiamo la meravigliosa
male, l’uomo può scegliere il bene. “Che ne unione tra gli uomini”, dice lo starec Zosima, il
sarà dell’uomo senza Dio? Tutto è permesso? padre spirituale di Alesa. "È vero quello che dice
Tutto è lecito?” la religione che resusciteremo dai morti e torna-
Ma il tema del male incombe su tutto e la ti in vita ci vedremo di nuovo tutti, anche PIANETAUTL | CULTURA E VITA
sofferenza dei bambini è paradigmatica della Il’jusecka?" "Resusciteremo senz'altro, e ci vedre-
condizione esistenziale. Il male si nasconde mo e gioiosi e allegri, ci racconteremo l'un l'altro
nell’umanità, nessuno può sfuggire al male. allegramente e gioiosamente tutto quello che è
Ognuno può essere un assassino, in ognuno si stato" rispose Alëša a metà tra il riso e l'entu-
nasconde un dark side. Il male accade e a tutti siasmo. “Forza, andiamo! Andiamo tenendoci
è negata la felicità. Tutti i personaggi sono per mano! Così sarà in eterno, tutta la vita per
metafora dell’umanità, impastata di male e mano!”
bene, demoniaca e angelica. Dice Dostoevskij ne L’idiota: “La bellezza salve-
E la domanda finale è: si può arginare il male? rà il mondo” intesa come l’inequivocabile ma-
Come si risponde al male? Che risposte pos- nifestarsi del bene, come possibile forma di
siamo dare al nichilismo, a questo senso di redenzione dell’umanità sofferente. Qui Alek-
vuoto e di assenza di senso dell’esistenza? Alla seij, quasi una figura cristologica, manda un
fine vi è brama di salvezza e di redenzione. messaggio di amore universale. Solo un mes-
“Per rifare a nuovo il mondo bisogna che gli uo- saggio di fratellanza ci salverà!
mini stessi si immettano su una nuova strada.
Fëdor Michajlovič Dostoevskij nasce a Mosca nel 1821 e muore a San Pietroburgo nel 1881.
La sua è una vita lunga e complessa di cui molti eventi si ritrovano
nel romanzo.
Il padre de I fratelli Karamazov si chiama, proprio come lui, Fëdor.
Come lui si sposa due volte e avrà quattro figli. Anche sua madre
morirà quando lui era appena adolescente, come la madre di Aleksej
e di Ivan. Anche suo padre, violento e autoritario, muore assassinato
quando lui aveva appena 18 anni, presumibilmente dai suoi servi
che maltrattava, come del resto Fëdor viene ucciso dal figlio
illegittimo Smerdjakov ospitato nella sua casa come un servo.
Smerdjakov è epilettico come lui. Il terzo figlio di Fëdor, nato dalla
moglie che morirà quando i bambini erano piccoli, si chiama Aleksej
come il bambino di Dostoevskij, morto a soli 3 anni per un attacco epilettico, evento che lo
sconvolse. Il dramma della morte dei bambini è, non a caso, uno dei temi trattati nel romanzo
e il male dei bambini dimostra lo scandalo del male nell’esistenza.
I capitoli relativi allo starec Zosima, guida spirituale di Aleksej, sono stati scritti dopo che era
andato in pellegrinaggio in un monastero.
Dostoevskij era stato condannato ai lavori forzati e inviato in Siberia con l’accusa di
partecipazione a società segreta con scopi sovversivi e ai lavori forzati in Siberia verrà
condannato Dimitrij, innocente ma condannato per un errore giudiziario.
Il parricidio di Karamazov è proiezione del suo desiderio di uccidere il padre e del senso di
colpa per la morte realmente avvenuta, cosa che gli genera la nevrosi che si paleserà con gli
attacchi epilettici. E in Ivan, ateo, eroe del dubbio, tormentato dalle questioni teologiche, si
trasfondono i suoi analoghi tormenti.
Gennaio 2025 11