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franchista intitolato “Per la Spagna” (realizza- nandosi e allontanandosi, fuori dalla griglia
          to nel biennio tra il 1961 e il 1962), dove Ve- invisibile della tela.
          dova  introduce  sulla  superficie  pittorica  La  sperimentazione  sull’uso  dei  materiali  e
          nuovi elementi di collage: non solo ritagli di  delle superfici prosegue anche nei decenni
          giornale  che  riportano  le  notizie  che  attra- successivi, tanto da portare l’artista a sfidarsi
          versano  il  paese,  ma  anche  pezzi  di  legno,  su quello che viene canonicamente definito         PIANETAUTL | CULTURA E VITA
          metalli  e  oggetti  rotti.  Simboliche  tracce  a  nella storia dell’arte una delle forme geome-
          testimonianza di come per coloro che si tro- triche  più  complesse  sulle  quali  lavorare:  il
          vano ingabbiati all’interno di una dittatura, il  cerchio.
          tempo si cristallizzi e di come l’orrore isoli. Il  Nella serie dei “Dischi o Tondi”, cominciata tra
          messaggio  non  passa  più  solamente  dal  il 1985 e 1986, Vedova rompe ogni forma di
          puro gesto pittorico, ma il pluralismo tecni- confine  solitamente  ricollegabili  alle  forme
          co e specialmente l’introduzione della paro- squadrate. Nel cerchio non vi è una linea di
          la stampata, scritta, apre a una nuova perce-    separazione definita e l’artista si esprime su
          zione dell’opera e permette una lettura più  ogni  centimetro  disponibile,  dipingendo
          incisiva della volontà artistica.                ovunque, senza considerare quelli che cano-
          Da questo trittico, l’artista oltrepassa il con- nicamente  verrebbero  definiti “fronte  e  re-
          cetto di bidimensionalità e dei confini detta- tro”.
          ti dalla tela e nel pieno degli anni Sessanta  Confrontandosi con gli artisti rinascimentali
          lavora su una serie di strutture che vanno a  che hanno usato la stessa forma di supporto,
          comporre l’opera “L’Assurdo Diario di Berlino”.  egli  non  rompe  solamente  il  concetto  di
          Presentato  nel  1964  a  Kassel,  sono  sette  confine,  ma  anche  le  regole  prospettiche,
          composizioni  distinte  che  compongono  un  rendendo  il  gesto  e  la  materia  colorata  gli
          unico  lavoro.  Vengono  definite  dall’artista  unici protagonisti delle opere.
          Plurimi e sono concepiti come lascito di ri-     Sospese in equilibrio su un piedistallo anco-
          scatto di un’epoca di oscurantismo politico e  rato al pavimento, il pubblico è invitato a gi-
          culturale  della  Germania  scossa  dal  nazio- rarci  attorno  e  a  osservare  ogni  porzione,
          nalsocialismo.  A  livello  artistico,  avviene  la  ogni chiazza colorata. È chiamato a rompere
          rottura del concetto di cornice. Le strutture,  ancora  una  volta  l’invisibile “quarta  parete”
          fatte di materiale ligneo, sono dipinte nella  che  culturalmente  separa  l’artista  dal  pub-
          loro interezza e non esiste un fronte o un re-   blico.
          tro, non c’è un verso da cui osservare l’opera  Il  tondo  ritorna  come  forma  anche  in  due
          e ogni superficie disponibile viene lavorata  opere di profonda denuncia storica e politi-
          con  la  tecnica  della  pittura,
          del dripping e del graffio.
          Come per il “Diario di Varsa-
          via”, l’artista lavora sulla ge-
          stione dei pieni e dei vuoti,
          andando  a  modellare  ogni
          porzione, ogni angolo di su-
          perficie con agglomerati ar-
          monici di colore. Ogni strut-
          tura viene montata con cer-
          niere,  carrucole  e  corde,
          creando delle figure geome-
          triche  uniche.  Rompendo
          con  la  tradizione  artistica,
          quest’opera può essere con-
          siderata  una  vera  e  propria
          rivoluzione   artistica   per
          l’epoca: il pubblico viene in-

          vitato  a  esplorare  i  plurimi,  E. Vedova - Diario di un partigiano
          girandoci  attorno,  avvici-

          Dicembre  2023                                                                                       23
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