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Rivoluzione Vedova
il costante dialogo tra arte e storia
di Elena Miatto
spitata presso il terzo piano del mu-
seo M9 – museo del ‘900 - la mostra
O dedicata a Emilio Vedova manifesta
già nel titolo, “Rivoluzione Vedova”, la vera e
propria rivoluzione artistica dell’autore che
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ha vissuto e assorbito le rivoluzioni e i cam-
biamenti storici che hanno caratterizzato
quello che viene definito il «secolo breve»:
rivoluzione come possibilità di esprimere la
propria posizione all’interno della storia, at-
traverso l’arte come mezzo di comunicazio-
ne il più contemporaneo possibile, seguen-
do la sempre più frenetica rincorsa della na-
1
tura umana . La mostra è stata curata da Ga-
briella Belli, storica dell’arte e già direttrice
dei musei civici, in collaborazione con Fabri-
zio Gazzarri, artista ed allievo di Vedova.
Entrando nella sala, il visitatore viene im-
merso nel mondo di Emilio Vedova; la visua-
Emilio Vedova all’opera
le viene completamente riempita da una
delle opere del suo periodo maturo: “…In gli elementi che l’artista utilizza per definire
Continuum, Compenetrazioni/Traslati” (1986 il proprio stile, trasmettendo il messaggio di
-1988) che tuttavia rappresenta la conclusio- denuncia storica – in questo caso la guerra
ne del percorso espositivo. che porterà alla spaccatura tra la Corea del
La narrazione di “Rivoluzione Vedova” co- Nord e del Sud – e arrivando direttamente a
mincia con un giovane Emilio, arruolatosi smuovere le emozioni dello spettatore. Tra-
come staffetta partigiana, che al pari di un mite la pittura e il gesto più marcato, dà sim-
fotoreporter, immortala i momenti della sua bolicamente voce alle persone che subisco-
vita di partigiano. Realizzate nel biennio tra no la violenza di una guerra.
il 1943 e il 1945, in uno dei periodi più caldi Con “Diario di Varsavia” (1960) la volontà re-
della Seconda Guerra Mondiale, le pitture su sta la stessa, il gesto si fa più istintivo e sem-
carta denominate “Diario Partigiano”, mo- bra quasi casuale, esce da alcuni limiti geo-
strano gli esordi dell’artista dove si possono metrici e allarga la superficie di lavoro, an-
ancora notare tracce del figurativismo, che dando a utilizzare anche la tecnica della co-
abbandonerà, arrivando a delineare lo stile latura (‘dripping’), mescolando la pittura con
astratto che lo caratterizza nei decenni suc- la sabbia per creare grumi di colore e intro-
cessivi. ducendo un accenno di tridimensionalità.
Questo cambio di rotta lo si può già notare Con quest’opera Vedova porta avanti la ri-
nel quadro “Diario di Corea” del 1951, dove la cerca sull’equilibrio dei pieni e dei vuoti, di
pennellata spessa e squadrata, l’uso di una delicata realizzazione nello stile astratto: per
scala cromatica più contenuta e l’introduzio- quanto l’opera dia l’impressione di essere
ne della tecnica del collage, sono alcuni de- frutto di un gesto impulsivo, in realtà rivela
un minuzioso studio di uso degli spazi e del
1 Rivoluzione Vedova, a cura di GABRIELLA BELLI, Marsilio colore.
Arte. A questa opera sono ispirati anche altri passaggi e Il concetto di tridimensionalità si ripresenta
citazioni dell’articolo. anche nel trittico di denuncia della dittatura
22 Dicembre 2023