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Vola a mezza altezza – racco-
manda il padre Dedalo a
Icaro una volta indossato il
marchingegno di piume, cor-
de e cera, da lui costruito per
“evadere” dall’isola di Creta –
in modo che l’umidità non ap-
pesantisca le penne se vai
troppo basso, e il calore non le
bruci se vai troppo alto; sap-
piamo come finì: Icaro affa-
scinato dal cielo si portò più in
PIANETAUTL | FUORI LE MURA
alto. La vicinanza del sole ar-
dente ammorbidì la cera odo-
rosa che teneva unite le pen-
ne. Agitò le braccia rimaste
nude, e non avendo con che
remigare non si sostenne più
in aria, e il suo urlo si spense
nelle acque azzurre. (Ovidio,
Le Metamorfosi, VIII)
Stefano Rey , importante
1
studioso di Raffaello archi-
tetto, fa una considerazione
illuminante riflettendo sulla
lettera al Castiglione: «Un
solo, e unico, elemento non
si rinnega mai (in Raffaello, Raffaello, Autoritratto con Giulio Romano, 1519-1520. Parigi, Museo del
rimanendo) stabile e im- Louvre
mutato: le “belle forme” pro-
dotte dagli Antichi». L’antichità è vista come simi anni, e a ben vedere traspare anche nel-
salvaguardia e limite invalicabile a difesa del le sue ultime opere pittoriche – in partico-
valore autonomo della propria attività di lare nella Trasfigurazione - come la critica più
architetto e delle proprie “invenzioni”, che attenta e recente è stata in grado di dimo-
nell’antico trovano il fondamento più auten- strare.
tico. “Vorrei trovare”, scrive il Sanzio, quelle Questa consapevolezza rimane un aspetto
forme, operare una ricerca che non sia vana non detto nelle ricostruzioni correnti, ma
e fine a se stessa; «perché poi – conclude che doveva aver provato a fondo (anche per
Stefano Rey - in ultima analisi, il problema è le vicende storiche di quegli anni); un desti-
qui – nella ricerca interminabile di un ideale no che si congiunge, significativamente, an-
che non appena si traduce in concreto è su- che alla storia materiale delle sue opere che
bito lontano di nuovo, immediatamente ol- pur essendo non molte, data la brevità della
tre, abbagliante come il sole che attira Icaro, sua carriera di architetto praticante, sono
e che ne scioglie le ali di cera (corsivo mio)». state falcidiate dagli eventi storici e dalla sua
Questa consapevolezza tragica, che non sia- morte inaspettata.
mo soliti abbinare all’arte di Raffaello, era in- Una evidenza chiara, almeno per me, di
vece una componente rilevante della sua quello che sta avvenendo nell’arte – ma an-
arte, soprattutto negli ultimi cruciali e foltis- che nella vita – di Raffaello dopo il 1516, la si
ha osservando un bellissimo doppio ritratto
1 Stefano Rey, Il volo di Icaro. Raffaello architettura e che egli dipinge tra il 1519 e il 1520.
cultura, in C.L. Frommel, S. Rey, M. Tafuri (a cura di), Nel catalogo di una autorevole mostra te-
Raffaello Architetto nutasi al Louvre di Parigi tra il 2012 e il 2013
dedicata a Gli ultimi anni di Raffaello, il dop-
24 Settembre 2023