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Chi li ha visti?
di Lucia Luttmann
'era una bambina di nome Luci che San Giuliano che era “la spiaggia” dei mestrini. A
quando aveva sei anni viveva con i suoi volte si riunivano due famiglie imparentate fra
C genitori a Ca’ Solaro, un paesino vicino a loro e formavano un allegro e simpatico gruppo
Favaro Veneto. A dire il vero, non ci è stata molto numeroso. Famiglia che faceva dimenticare alla
tempo, forse due anni, perché prima abitava a bambina anche la balia alla quale era fortemen-
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Trieste ed era approdata a Venezia solo perché il te affezionata. Ecco dunque le foto dell'epoca,
padre, sottufficiale di marina, aveva prestato estate del 1951. Chi si riconosce?
servizio negli ultimi anni della sua carriera al di-
partimento militare marittimo di Venezia, dopo
essere passato anche nelle città di Taranto, Li-
vorno, La Spezia… Grazie agli anni di servizio
all'estero, che contavano il doppio, verso il
1949-1950 si era congedato e con i soldi del
congedo aveva voluto, pur senza alcuna cono-
scenza in merito, aprire un negozio di alimentari
a Ca’ Solaro. Come mai a Ca’ Solaro? Chissà, forse
perché un negozio a Venezia era inavvicinabile,
forse perché aveva conosciuto qualcuno che gli
aveva dato questo suggerimento, forse per ac-
contentare la figlia che da quando era nata era
stata messa a balia nel trevigiano. Ma perché nel
trevigiano? Perché la famiglia, che era di origine
italo-croata, spesso si era dovuta spostare du-
rante la guerra per salvare un nonno di origine
ebrea.
La moglie, che in accordo con il marito aveva
deciso di raggiungerlo a Venezia per stabilirsi
definitivamente in quella città, aveva trovato un
impiego alla Mostra del Cinema di Venezia. Ma
con l’apertura del negozio aveva lasciato il suo
lavoro per aiutare il marito nel tenere la contabi- Luci e i suoi amici, che potrebbero avere oggi un po’ più
lità e tutto ciò che concerneva l'amministrazio- di 80 anni, al “mare” di San Giuliano.
ne.
La bambina, abbastanza irrequieta, giocava con Perché racconto la storia di Luci? Un giorno, si-
i bambini dei vicini (una volta, specialmente in stemando vecchie carte, mi sono capitate in
campagna, tutti i bambini del circondario vive- mano alcune foto di quando ero bambina. Mi
vano e giocavano per strada, nei prati, nei cam- sono ritornate in mente persone e fatti che ave-
pi …) e finiva, con sgomento dei genitori, che vo dimenticato e mi è venuto il desiderio di
erano cittadini e non erano abituati alla vita di ritrovare questo scampolo di passato. Mi sono
campagna, spesso e volentieri nei fossati che messa alla ricerca prima di tutto della località e
fiancheggiavano la stradina e tornava a casa in- sono andata nel giorno della festa del patrono a
zaccherata; con grande disperazione della Ca’ Solaro dove per i festeggiamenti era riunito
mamma che l’avrebbe voluta sempre con i ve- tutto il paese. Ho interrogato le persone anziane
stitini in ordine e le scarpette di vernice! Però, presenti, ma nessuno mi ha saputo aiutare. Però
durante i mesi di luglio ed agosto, era presa for- ho capito che stavo cercando nella località sba-
tunatamente in carico da una famiglia che abi- gliata in quanto il negozio non era ubicato a Ca’
tava nei pressi del negozio e andavano tutti a Solaro, ma in via Ca’ Solaro. Infatti ricordo benis-
26 Settembre 2023