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Il volo di Icaro: Raffaello,


                                                 l’archittetura, l’antico



                                                                                            di Alessandro Righi   PIANETAUTL | FUORI LE MURA



                l  fascicolo  allegato  a
                questo  numero  del  Pia-
            I neta UTL racconta la sto-
            ria di un artista molto noto:
            Raffaello Sanzio, nato ad Ur-
            bino  nel  1483  e  morto  a
            Roma  nel  1520,  analizzato
            però  solo  nella  sua  attività
            che  ancora  oggi  è  poco  co-
            nosciuta:  quella  di  architet-
            to.
             C’è da dire, a discolpa del si-
            stema  scolastico,  che  la  mi-
            gliore  manualistica  in  uso
            nelle classi liceali (Giulio Car-
            lo Argan, Pierluigi De Vecchi
            e Elda Cerchiari) ha dedicato
            a questo aspetto di Raffaello  Raffaello, Cartone per l’arazzo del Sacrificio a Listra, Victoria and Albert
            un’attenzione non certo epi-    Museum di Londra.  Si evidenzia l’intreccio inscindibile del Raffaello pittore
            sodica.  Ma  ciò  nonostante,   e architetto.
            forse  perché  quelle  pagine  di trovar le belle forme degli edifici antichi; di riportare in vita
            venivano  poco  studiate,  la  il fasto e la magnificenza dell’antica architettura romana. Ma
            consapevolezza  di  un  Raf- anche  basandosi  sulla  gran luce  che  gli  viene  dalla  lettura
            faello anche architetto, sten- del trattato di Vitruvio, immagina di non poter sopportare il
            ta a divenire patrimonio co- peso  della  realizzazione  di  un’architettura  che  dovrà  con-
            mune.                           frontarsi con le altissime aspettative del papa, della curia ro-
            Proprio  nel  bel  testo  di  De  mana e degli intellettuali che attorno ad essa gravitano, im-
            Vecchi  -  Cerchiari    è  richia-  pegnandosi in una partita non priva di rischi.
            mata la citazione della lette-  Questa consapevolezza è talmente presente che per definir-
            ra dalla quale ho tratto ispi-  la Raffaello si avventura in un riferimento mitologico inequi-
            razione per dare un titolo al  vocabile: né so – scrive con amarezza – se il volo (vale a dire
            testo allegato, nella quale un  il progetto e la costruzione della basilica) sarà di Icaro.
            Raffaello  ancora  giovane  Il paragone non può essere stato fatto a caso, soprattutto in
            (siamo  nel  1514  e  ha,  dun-  una lettera inviata ad un finissimo intellettuale come il Ca-
            que, 31 anni) scrive a Baldas-  stiglione; anche Icaro è “figlio d’arte” (lo è di Dèdalo, famo-
            sarre  Castiglione  per  comu- sissimo per il suo talento nell’arte dell’architettura, così lo pre-
            nicargli che il papa (Leone X  senta Ovidio nelle Metamorfosi), come lo era Raffaello che
            de’ Medici) lo ha incaricato di  aveva avuto nel padre Giovanni Santi (intellettuale a tutto
            dirigere  il  cantiere  della  eri- tondo  e  pittore  egli  stesso)  la  prima  autorevole  guida  nel
            genda basilica di San Pietro.   mondo dell’arte dei suoi tempi; un uomo che aveva cono-
            Con  grande  maturità  com- sciuto di persona gli architetti che avevano contribuito alla
            prende come quella impresa  costruzione  del  magnifico  palazzo  ducale  di  Federico  da
            potrebbe  essere  superiore  Montefeltro e dei quali aveva certamente a lungo discorso
            alle sue aspirazioni, che sono  col giovanissimo figlio, nelle visite che con lui fece alla sco-
            quelle – come lui dichiara –  perta del labirintico palazzo.


            Settembre  2023                                                                                      23
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