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per prendere le misure e procedere a sbozzare e dei giorni molti senza desinare, e sempre,
il marmo. Canova, ultimava l’opera levigandola sempre all’estremo convulso”, scrive nel suo
e rivestendola con una cera rosa che conferiva diario.
agli incarnati morbidezza e naturalezza. Questa Opere come la Deposizione della croce del
tecnica gli serviva anche per riprodurrete le sue Veronese e il gruppo scultoreo del Lacoon-
opere in più esemplari. te, e non solo, ci mostrano il buon esito del-
Non meno interessanti le sculture di carat- la difficile impresa, portata a termine grazie
tere mitologico. Emozionante e delicata, all’aiuto degli inglesi che si accollarono le
seppur velata da una sorte di malinconica spese del trasporto e dell’imballaggio. Circa
dignità, La danzatrice col dito al mento, 249 opere su 500 le opere recuperate e con-
che pur nella sua compostezza statuaria dotte in Italia, caricandole su 41 carri trai-
nati da 200 cavalli.
PIANETAUTL | FUORI LE MURA
Terminato il percorso, presi dall’ammirazio-
ne per il grande nativo di Possagno, inor-
gogliti per la sua identità regionale e nazio-
nale e per la sua fama che varca i confini,
conquistati dal fascino dell’uomo e del ge-
nio il cui talento artistico vive e ancora ci
seduce, ringraziamo la guida.
Interessante mostra che ci ha condotto alla
conoscenza della poliedrica esperienza
umana ed artistica del genio veneto, la cui
grandezza è legata soprattutto alla scultura
e il suo pregio maggiore al mirabile equili-
brio conseguito tra modello classico e sen-
sibilità romantica. Una mostra che ha tra-
smesso, a noi osservatori, la bellezza
dell’arte canoviana e offerto godimento
all’occhio, emozione profonda all’anima,
ricchezza culturale alla mente e la consape-
volezza di un’arte senza tempo .
esprime il movimento grazie alla morbidez-
za delle vesti: sorprendente fusione che
caratterizza la maestria dell’artista.
Nell’ultima stanza, le opere presenti ci rive-
lano le qualità di Canova diplomatico, in-
tento ad intessere relazioni complesse e
difficili per riportare le opere trafugate
all’Italia dal governo francese. Impegno po-
litico e diplomatico, affidatogli, in qualità di
Commissario straordinario, dal papa Pio VII,
e che gli procurò tensioni e stanchezze psi-
cologiche e fisiche in quanto temeva di non
riuscire a portare a termine il difficile com-
pito. “Sono stato delle notti senza dormire,
22 Settembre 2023