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Nonnitudine



               di Marisa Da Lio e Elena Puzio

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                      arlando di nonni, mi vengono in mente“i miei nonni”.
                      Ho vissuto molto con loro, i genitori erano molto occupati per lavoro.
         ”LA
               P Soprattutto la nonna. Quando ero piccola, un po' non la sopportavo, mi annoiavano i
               suoi consigli e proverbi. Ora, anch'io nonna, la ricordo con molta nostalgia e faccio uso dei
               suoi insegnamenti. E tuttora li trovo saggi!
               Il nonno invece era un po' più brusco, aveva sempre da fare, però la sera dopo cena ero con-
               quistata dai suoi racconti di guerra; sì, lui aveva fatto la Guerra 15-18 ed ha avuto anche
               un'onorificenza con medaglia d'oro, che io conservo tuttora. Non c'era ancora la televisione
               ed io aspettavo la sera per suoi racconti. Ne ero affascinata, non mi rendevo conto che non
         NONINITUDINE”
               erano fantasie, ma fatti reali, di una vita dura. La vita durante la guerra.
               Un mondo assai lontano; ora i nostri nipoti, sì, ascoltano i nostri racconti, ma c'é Internet che
               spiega di tutto e di più, anzi a volte sono loro che ci vogliono spiegare cosa hanno trovato
               nelle loro ricerche e noi naturalmente ci dobbiamo adeguare, aggiungendo amore e cultura.
               A volte mi chiedo: i nostri nipoti attraverso le info di Internet e dei Media hanno veramente
               una visione chiara del mondo reale? La cultura proposta e vista in TV potrà bastare alla loro
               crescita? O avranno bisogno dei racconti del nostro vissuto?
               D'altra parte anch'io facevo fatica ad apprezzare gli insegnamenti di mia nonna.
               L’importante è non demordere, ma affiancare i nostri nipoti con le nostre conoscenze, non
               dare niente per scontato, usare l'ironia ed il gioco per coinvolgerli e farci ascoltare.
               Una delle cose che piace molto ai miei nipoti sono le piccole dediche o poesie che scrivo per
               loro a Natale, al compleanno o in qualche occasione particolare, come un bel voto o un picco-
               lo successo. E a loro piace sentirsi protagonisti! (Marisa da Lio).



















                        uando è nata Gaia ho provato un'emozione indescrivibile!
                        Man mano che cresceva, il nostro legame diventava sempre più forte, pur non abitando
               Q vicine. Che bello sentirmi dire, per telefono o per skype,“nonna mi manchi!”
               Quando era più piccola, appena potevo, le leggevo fiabe, favole, filastrocche. Ricordo che una sera
               l'accompagnai a letto e cominciai a leggerle una fiaba. Mi piaceva interpretare i vari personaggi
               deformando la voce e a poco a poco diventai così divertente e buffa che finimmo per ridere a cre-
               papelle e ... addio sonno!
               La mia nipotina è allegra, affettuosa e molto sensibile.
               L'anno scorso (aveva poco più di sette anni) nel vedermi indaffarata e sempre disponibile verso gli
               altri, mi disse letteralmente: “nonna perché ti offri sempre agli altri?”, lasciandomi stupita e com-
               mossa. I bambini ci guardano e a volte dimostrano una capacità di osservazione e una sensibilità
               sorprendenti!
               Quando sto con lei non so più quanti anni ho, perché gioco come una bambina, canto, ballo, corro
               e, dopo oltre dieci anni, ho avuto pure il coraggio di mettere gli sci ai piedi (non ho resistito nel
               vederla sciare!). Insomma mi faccio contagiare dalla sua vivacità e dalla sua allegria! (Elena Puzio) .

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