Page 11 - PianetaUTL 34
P. 11

Altro punto rilevante di unicità del linguaggio invece, sono riservate poche pagine come fos-
          artistico veneziano, anch’esso mutuato dall’ac-  sero figure di minor importanza.
          qua, è la bidimensionalità. Il riflesso delle archi-                                                  PIANETAUTL
          tetture veneziane sull’acqua è bidimensionale e
          questo porta gli artisti veneziani, ma in genere i                                                    |
          veneziani tutti, a una sensibilità bidimensionale
          che preferisce un’unicità del punto di vista con                                                      FUORI
          la conseguenza che, molte volte, i palazzi hanno
          solo la facciata che ha una certa importanza,                                                         LE
          mentre i lati risultano molto meno importanti.
          L’effetto, potrei dire, è un effetto scenico. Cioè di                                                 MURA
          una Venezia che sembra una quinta teatrale che
          si fregia di una bellezza smagliante nella sua bi-
          dimensionalità, quasi irreale. A differenza delle
          visioni stereometriche fiorentine o romane, ma
          in genere di ogni altra città, che sottolineano le
          tre dimensioni e non solo quelle della bidimen-
          sionalità.
          Se inoltre le linee vengono a muoversi, a rom-   Tiziano, Sacra conversazione. Particolare.
          persi nei riflessi dell’acqua, anche la pittura ve-  I pittori veneziani escludono la linea di con-
          neziana ha un suo linguaggio originale: quello   torno che non fa parte della loro sensibilità.
          del tonalismo. Ovvero il dipingere tono su tono,
          colore su colore, abolendo la linea di contorno
          del disegno. L’ho già detto, non esistono linee
          geometriche a Venezia, oppure non hanno un
          ruolo così importante come a Firenze o a Roma.   Possiamo dire che aVenezia la natura dell’acqua
          Altro elemento fondamentale, sempre mutuato è protagonista ed è fortemente rispettata. Quel-
          dai giochi dei canali, è la cangiabilità dei colori.  l’acqua che ha reso Venezia ricca e potente. I ve-
          Così i pittori veneziani hanno acquisito una sen- neziani sono orgogliosi“cittadini d’acqua”e non
          sibilità cromatica straordinaria. Anche i colori a  hanno mai pensato di dominare lo spazio in
          Venezia sono mobili e gli artisti hanno inseguito  modo“matematico”come hanno fatto i fiorenti-
          questa mobilità con dei colori molto vivi che ni, soprattutto a partire dal Rinascimento con
          stupiscono per la qualità della loro luce. E così l’Accademia Neoplatonica di Lorenzo il Magni-
          l’abolizione della linea di contorno, appunto la fico. Possiamo dire che, invece, a Venezia impor-
          pittura tonale del tono su tono, del colore su co-  tantissima è la fusione panica con l’ ambiente
          lore e la forte sensibilità a colori di una vivezza dove sorge.
          che non ha eguali in altre scuole pittoriche han-  Fusione panica che si evidenzia anche nelle
          no portato la pittura veneziana a risultati com- scelte architettoniche che portano, moltissime
          pletamente originali, talvolta, addirittura non volte, a scelte asimmetriche rispetto allo svilup-
          capiti. Infatti, il primo storico dell’arte italiana, il po dei palazzi e alle aperture delle finestre degli
          Vasari, da buon toscano abituato a tutt’altri sti- stessi. A Venezia la simmetria è sacrificata per
          lemi, dice che pittori come Giovanni Bellini o Ti- aprire finestre“dove servono”e non per un equi-
          ziano Vecellio sono bravi a usare i colori ma sca- librio degli elementi di destra con quelli di sini-
          dono, nel complesso, come pittori perché non     stra. “Dove servono” vuol dire che vengono
          sanno disegnare. Il fatto è che i veneziani non è aperte più luci dove queste sono utili, bibliote-
          che non sappiano disegnare, è che non voglio-    ca, salone per le feste, spazi di vita quotidiana.
          no disegnare perché vogliono escludere la linea Invece ce ne saranno meno dove la loro utilità è
          di contorno che, come ho già detto, non fa parte minore, ad esempio le camere da letto. Poco
          della loro sensibilità, del loro sentire. E così capi-  conta se l’effetto esterno non sarà equilibrato,
          ta, nella prima storia dell’arte italiana redatta, con una presenza di più aperture e finestre da
          appunto, dal Vasari che ai pittori fiorentini sono  una parte rispetto all’altra. L’architettura sarà in-
          dedicate importanti pagine di riconoscimento vece più in armonia con la natura circostante,
          quali migliori artisti in assoluto e ai veneziani, appunto in simbiosi panica.

          Marzo 2023                                                                                           11
   6   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16