Page 8 - PianetaUTL 35
P. 8
PIANETAUTL | CULTURA E VITA
dinanza era concetto più escludente che in- E poiché – le parole che seguono sono di Na-
cludente: «contadine e operaie, ma anche dia Maria Filippini – «ci sono momenti nella
maestre e intellettuali», spesso colte e co- storia in cui anche alle classi subalterne e ai
smopolite animatrici di salotti; “popolane”, soggetti emarginati è dato non solo sognare,
aristocratiche e borghesi; femministe e suf- ma sperimentare forme di vita migliori e oriz-
fragiste; analfabete o scrittrici, ma tutte ani- zonti sociali differenti», non c’è dubbio che il
mate da una grande passione per i diritti di Quarantotto veneziano, e il processo che la
cittadinanza e eguaglianza come via maestra Repubblica di Daniele Manin contribuì a in-
all’autodeterminazione e alla partecipazione nescare impregnando di sé il ventennio suc-
responsabile e diretta, fuori da ogni tutela cessivo, abbiano fornito il più importante di
autoritaria. quei «momenti», all’incrocio tra rivoluzione,
Spesso, certamente, erano mogli, sorelle, nascita dalla nazione e irrompere nella storia
madri. Come ha scritto Simonetta Soldani, delle soggettività femminili. Nelle storie di
erano «madri reali, ma anche madri sociali e quelle donne abbiamo provato a riconoscere
simboliche». Spesso, per noi, oggi, soprattut- i lineamenti e il volto di un mondo nascente
to quando ci si volga alla partecipazione po- capace di ripensare e rielaborare ruoli, voca-
polare, «donne senza nome scese in campo a zioni, attitudini e diritti.
difesa delle proprie ragioni o in nome di un Essere donne dalla stessa parte della “rivolu-
ideale da difendere e da conquistare». L’ano- zione” non era una garanzia di essere com-
nimato di molte di esse, spesso sbrigativa- prese e appoggiate da chi pure era dalla stes-
mente agglutinate in un lemma che non ren- sa parte in abiti maschili. Quando il «Giornale
de loro giustizia – popolane – non è il corri- della Guardia Civica» di Venezia si accorse del
spettivo della loro irrilevanza, ma il meccani- fermento femminile e volle dare alle donne
smo di esclusione con il quale sono state ri- un segno di avere capito, dimostrando di non
succhiate in una storia scritta da altri. Perché, avere capito o di non voler capire l’essenziale
come ha scritto Luisa Accati, il rischio della di quella dilagante presenza scrisse: «Voi la-
storia delle donne è sempre quello di essere sciate i vagheggiati ricami per apprestare filac-
rievocata in una sorta di «labilità di senso». ce e bende ai feriti, voi logoraste le mani delica-
8 Settembre 2023