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SCHEI: termine che deriva da una falsa lettura di quanto scritto su una moneta austriaca coniata
per la prima volta nel 1795: scheidemünze = moneta divisionale, cioè moneta spicciola,
centesimi (münze è moneta in tedesco). Nasce da qui il termine veneto schei.
SCHIAVONI o S-CIAVONI:: con Schiavoni o S-ciavoni si identificavano i popoli slavi che abitavano
le coste e l’entroterra dell’Adriatico orientale, area geografica della Dalmazia un tempo
nota come Schiavonia o Slavonia. A Venezia esiste ancora oggi la Riva degli Schiavoni, una
riva monumentale nel sestiere di Castello, che si estende lungo il bacino di San Marco dal
Ponte della Paglia sul Rio di Palazzo, a ridosso di Palazzo Ducale, fino al Rio della Ca’ di Dio.
La riva prende il suo nome dai mercanti slavi provenienti dalla Schiavonia o Slavonia, che
qui approdavano con le loro navi mercantili. Gli Schiavoni, o Oltremarini, erano anche i
corpi di fanteria dalmata inquadrati nell’ambito della flotta navale della Serenissima,
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impegnati di solito nella difesa dello Stato da Mar e della città di Venezia. Da questa stessa
riva i soldati schiavoni, al servizio di Venezia, lasciarono la città per tornare in Schiavonia
nel 1797, quando l’arrivo a Venezia delle truppe di Napoleone pose fine alla gloriosa
storia della Serenissima Repubblica di Venezia.
S-CIAVO – S-CIAO – CIAO:: S-ciavo era il termine con cui a Venezia si indicavano gli Slavi abitanti
della Schiavonia o Slavonia. Qui però non si parte dalla parola “Slavo”, ma dal latino
“sclavus” = schiavo, da cui poi “sclavo”, “schiavo”, “s-ciavo”.
A suo tempo per salutare con una certa deferenza si usava l’espressione “schiavo vostro”
o “schiavo suo”, che a Venezia diventava “s-ciavo vostro” o “s-ciavo suo”, abbreviate in “s-
ciavo”, poi “s-ciao”, fino alla forma “ciao” che ormai è un saluto tra i più conosciuti al mondo
S-CIONA:: anello per orecchini o per tende; s-ciona deriva da s-ciavona, cioè alla moda degli Slavi,
s-ciavoni o schiavoni.
SPRIZ: è il tipico aperitivo veneto che deriva dal tedesco spritz = spruzzo.
SQUERO: cantiere dove si costruiscono e riparano le barche,
che deriva dal greco escharion.
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STEFANI: il termine deriva dal greco stefanos, cioè corona. A Venezia il termine si usava in senso
lato, per cui stefani indicava la corona dei denti. Ecco perché si usavano espressioni oggi
desuete come “el ga ciapà un pugno sui stefani”= ha preso un pugno sui denti.
SUCA BARUCA: suca è la zucca; baruca deriva dell’ebraico barùkh(e) = santo, benedetto. E’ per
questo che la suca baruca in trevigiano si chiama anche suca santa.
TOGO: termine che significa buono, bravo, bello. Deriva dall’ebraico tob = buono ed è parola
attestata proprio nella parlata giudeo-veneziana. Il passaggio è tob, tobo, tovo, togo.
ZOTOLO: termine che forse deriva dal tedesco zottel = ciocca, ciuffo. Zotolo è un piccolo
cefalopode, un mollusco a metà tra la seppia e il calamaro con i tentacoli un po' arricciati
e non proprio regolari che sembrano un ciuffo. Zotolo o zotola, si dice di una persona
trasandata che ha i capelli arruffati, un po' come i tentacoli dello zotolo, appunto..
12 Settembre 2023