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Riccordi leggeri di Marialuisa Capitanio


                 Il tavolo già apparecchiato, continua la voce della televisione…
            PIANETAUTL
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                 Sprofondata nella poltrona, non ascoltava la fame del mezzogiorno e sfogliava un quaderno tro-
                 vato in soffitta.
                 Un elastico rosso tratteneva foglie e fiori essiccati, piccole foto in bianco e nero di lei piccolina…
            DALLE
                 Ricordi di scuola, di amiche, di giochi, di gustose fette di pane e cioccolata…
                 Nella bustina trasparente una collanina con un cuore d’argento: l’aveva tanto cercata…
                 Una musica dalla strada la distolse: un buffo ragazzo divertiva grandi e bambini con enormi bolle
            CLASSI
                 di sapone iridescenti.
                 Sorrise inseguendole con gli occhi; volteggiavano nell’aria leggere, con i suoi ricordi.


                   Cleptomania di Lina Tiozzo

                                                  Lei è una cleptomane! Le avevano preso la borsa e dentro aveva-
                                                  no trovato il cioccolato, in un vecchio quaderno, avvolto in una
                                                  carta a foglie lucide e stretto da un elastico.
                                                  Cleptomane? Ricordava la parola, spiegata alla televisione, in
                                                  poltrona, sul tavolino patatine da sgranocchiare.
                                                  Possibile? E allora… anche quella collana perle di corallo? Lei,
                                                  educata, rispettosa?
                                                  Si rigirò sotto il lenzuolo, sudata, aprì gli occhi alla luce, alla fine
                                                  del sogno… Poi, guardandosi allo specchio con il viso insapona-
                                                  to si sorrise.



                   Penna e quaderno di Roberta Greco


                 Uno scivolone sul sapone mi stende sotto il tavolo, l’ela-
                 stico della collana salta, i ciondoli ambrati paiono foglie
                 secche a terra.
                 Dolorante mi tuffo nella vecchia poltrona, guardo e non
                 sento la televisione; una cioccolata consolatoria placa la
                 mia fame di libertà. Il dolore è prigione: penna e quader-
                 no tra le mani, mare odoroso, innevate vette, panna
                 montata a cumuli, cielo azzurro azzurro, cristallino. Chiu-
                 do gli occhi e volo.


                     Natale tra le quinte di Rossella Bianchi


                 La televisione è un borbottio, mio marito dorme in poltrona.
                 Tovaglia rossa sul tavolo e, al centro, foglie di magnolia dorate e ornate di lucenti perline a collana.
                 Nel forno, l'arrosto, le patate, mentre il brodo di cappone sobbolle per i tortellini, gelosa ricetta dal
                 quaderno della nonna. Ricca l’insalata russa ad iniziare: la fame della mia ciurma è illimitata!
                 Infine, orgogliosa una scultura: Babbo Natale con il sacco gonfio di doni sulla slitta; ho usato solo
                 cioccolato gianduia, il mio preferito!
                 Accaldata, raccolgo i capelli con un elastico e mi immergo nel sapone, tra le rose di un bagno rilas-
                 sante: sarò pronta per gli ospiti.
                 Sveglierò mio marito, ché li accolga.



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