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Raffaello è consapevole della
difficoltà che comporta la re-
sponsabilità di quello che lui PIANETAUTL
stesso definisce il più grande
cantiere della cristianità (ri-
masto incompiuto dai tempi |
di Niccolò V); ma tale onere lo
sosterrà coerentemente fino CULTURA
al 1520 progettando uno
spettacolare edificio che sarà E
però radicalmente modificato
nella lunga fase di completa- VITA
mento della Basilica - segna-
tamente ad opera di Miche-
langelo, che gli rimprovererà
il grave errore di essersi di-
staccato da quello bramante-
sco originario.
Palazzo Madama Roma Altro progetto straordinario,
anche questo incompiuto, è
cappella sepolcrale presso la chiesa di Santa quello della villa situata alle pendici di monte
Maria del Popolo. Mario, che Raffaello progetta e costruisce per il
La cappella, costruita rimpiazzando una più an- papa Medici Leone X, oggi conosciuta come Vil-
tica, si aggancia alla navata della preesistente la Madama.
chiesa con un partito architettonico trionfale In questo edificio, descritto in una bellissima let-
che Raffaello deriva dal portico d’entrata di tera, Raffaello evidenzia la volontà sua e del
quello che era uno dei maggiori edifici dell’anti- committente di rivaleggiare, restituendolo in
chità, il Pantheon. maniera integrale, col modo di vivere degli anti-
Raffaello dà qui sfoggio di quella passione per chi; una forma di vita conosciuta e rivalutata
l’antico, profondamente assimilata e restituita grazie al lavoro di recupero di fonti letterarie e di
secondo una originale reinterpretazione perso- modelli archeologici (in particolare villa Adriana
nale, che si evidenzia nella scelta della pianta a Tivoli) operato dalla cultura umanistica e ar-
centrale (tipica delle architetture sepolcrali anti- chitettonica del Rinascimento.
che), coperta da una cupola sorretta da pilastri Villa Madama appare come una complessa e
smussati (simili a quelli bramanteschi di San Pie- raffinata utopia architettonica che coniugava, in
tro) e nell’uso di preziosi materiali lapidei poli- una potente sintesi formale e figurativa, stanze
cromi che saranno meditati anche dal geniale orientate secondo l’influsso dei venti e dei punti
Bernini, nel secolo successivo. cardinali, cortili rettangolari e rotondi, giardini
Il catalogo di Raffaello architetto comprende segreti con alberi da frutto rari, peschiere con
chiese, molti importanti palazzi e residenze; ninfei, giardini pensili, logge decorate a grotte-
spiccano però al suo interno due imprese che lo sche e persino un teatro all’antica all’aperto e un
videro protagonista assoluto in cantieri di pri- ippodromo.
maria importanza e che ne permisero l’afferma- L’opera di Raffaello architetto è oggi poco cono-
zione nell’affollata scena romana dei primi due sciuta; di lui si esalta quasi esclusivamente il ge-
decenni del secolo. nio pittorico ma, come ci ricordano le fonti coe-
È la voce dello stesso Raffaello, in una commo- ve, fu molto apprezzata dagli artisti e agli archi-
vente lettera al Castiglione, che ci informa che tetti del Cinquecento (e non solo) che a quell’o-
nel 1514 “nostro signore (il papa) con l'onorarmi pera portarono un’attenzione e una riverenza
m'ha messo un gran peso sopra le spalle. Questo è che si legge nei progetti di grandi architetti
la cura della fabrica di San Pietro. Spero bene di come Giulio Romano, Jacopo Sansovino, An-
non (cadervici) sotto. Ma io mi levo col pensiero drea Palladio e che fa di Raffaello un architetto
più alto. Vorrei trovar le belle forme degli edifici per architetti, un colto restauratore del linguag-
antichi, né so se il volo sarà d'Icaro”. gio perduto degli antichi.
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