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che narrano la storia della Chiesa ma anche
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                                                                 personaggi  rappresentati  servivano  all’alfa-
                                                                 betizzazione e all’indottrinamento del popo-
                                                                 lo, erano un libro sempre aperto per chi non
                                                                 sapeva leggere.
                                                                 I rivestimenti in marmo, unico materiale usa-
                                                                 to nei secoli, proveniva dalle cave di Condo-
                                                                 glia  e  non  pagava  tasse;  per  questo  sui
                                                                 barconi che arrivavano lungo i navigli c’era la
                                                                 scritta  AD  UF  (Ad  usum  fabricae).  Da  allora
                                                                 “mangiare  a  ufo”o “vivere  a  ufo”,  senza  pa-
          PIANETAUTL | FUORI LE MURA
                                                                 gare, è rimasto nella terminologia corrente. I
                                                                 restauri,  sempre  parziali,  hanno  ridato  al
                 Francisco Goya, E non c'è nulla da fare, dalla serie   marmo, ridotto a color bronzo dal fumo del-
                 Caprichos, 1797-99, Real Academia de Bellas Artes de   le candele accumulato nei secoli, l’originario
                 San Fernando, Madrid                            biancore con leggere striature grigie.
                                                                 Nel Duomo nulla è a misura d’uomo: è lungo
               dopo l’invasione napoleonica della Spagna è,  157 metri e può contenere 40.000 persone. E’
               purtroppo,  attualissima  a  due  secoli  di  di-  stato  completato  solo  nel  milleottocento,  a
               stanza:  viene  spontaneo  associare  le  varie  500 anni dall’inizio. Altissima, sopra l’abside,
               immagini  presenti  a  quelle  che  quotidiana- una lucina rossa indica la presenza del “Santo
               mente ci arrivano da giornali e televisioni. Si  chiodo” della croce di Cristo che Sant’Elena,
               potrebbe definire Goya un pacifista ante lit- madre  di  Costantino,  ritrovò  in Terra  Santa.
               teram:  il  sonno  della  ragione  può  generare  Giunto avventurosamente a Milano, avvolto
               solo mostri!                                      da storia, leggenda, fede, indulgenze, riti, pe-
               Dopo una breve sosta ci ritroviamo, puntua-
               lissimi  ma  già  un  po’  stanchini,  davanti  al
               “Dòmm de Milan”: la scritta “Mariae nascenti”,
               sopra il portone centrale, ci fa capire a chi sia
               dedicato.  Cominciamo  a  guardare  in  alto,  a
               rischio torcicollo, e a sentirci piccini piccini.
               In passato ci sono entrata altre volte ma solo
               con supporti cartacei: interloquire con Cristi-
               na,  nostra  milanesissima  e  informatissima
               guida, è un’altra cosa!
               La più grande chiesa gotica d’Italia è all’inse-
               gna  della  verticalità:  all’esterno  guglie  ap-
               puntite,  alte  e  slanciate  ;  all’interno  cinque
               navate separate da cinquantadue enormi pi-
               lastri alti 24 metri, archi a sesto acuto e volte
               a crociera. È l’unica chiesa al mondo che ha,
               inseriti  nei  capitelli  delle  colonne,  statue  di
               santi e di profeti. Dal basso sembrano piccoli
               ma,  in  questo  edificio  enorme,  dilatato,  si
               perde  il  senso  delle  effettive  grandezze.
               L’insieme sembra tendere le braccia al cielo,
               alla ricerca della luce, del divino. In epoca di
               Controriforma il Duomo è stato in antagoni-
               smo con le grandi cattedrali protestanti eu-
               ropee. Sono caratteristiche del gotico la ver-
                                                                  San Bartolomeo
               ticalità e la luce che entra dagli enormi fine-
               stroni, suddivisi in antelli di vetro policromo,

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