Page 36 - PianetaUTL 37
P. 36
che narrano la storia della Chiesa ma anche
della città: nel passato le vicende dei 3600
personaggi rappresentati servivano all’alfa-
betizzazione e all’indottrinamento del popo-
lo, erano un libro sempre aperto per chi non
sapeva leggere.
I rivestimenti in marmo, unico materiale usa-
to nei secoli, proveniva dalle cave di Condo-
glia e non pagava tasse; per questo sui
barconi che arrivavano lungo i navigli c’era la
scritta AD UF (Ad usum fabricae). Da allora
“mangiare a ufo”o “vivere a ufo”, senza pa-
PIANETAUTL | FUORI LE MURA
gare, è rimasto nella terminologia corrente. I
restauri, sempre parziali, hanno ridato al
Francisco Goya, E non c'è nulla da fare, dalla serie marmo, ridotto a color bronzo dal fumo del-
Caprichos, 1797-99, Real Academia de Bellas Artes de le candele accumulato nei secoli, l’originario
San Fernando, Madrid biancore con leggere striature grigie.
Nel Duomo nulla è a misura d’uomo: è lungo
dopo l’invasione napoleonica della Spagna è, 157 metri e può contenere 40.000 persone. E’
purtroppo, attualissima a due secoli di di- stato completato solo nel milleottocento, a
stanza: viene spontaneo associare le varie 500 anni dall’inizio. Altissima, sopra l’abside,
immagini presenti a quelle che quotidiana- una lucina rossa indica la presenza del “Santo
mente ci arrivano da giornali e televisioni. Si chiodo” della croce di Cristo che Sant’Elena,
potrebbe definire Goya un pacifista ante lit- madre di Costantino, ritrovò in Terra Santa.
teram: il sonno della ragione può generare Giunto avventurosamente a Milano, avvolto
solo mostri! da storia, leggenda, fede, indulgenze, riti, pe-
Dopo una breve sosta ci ritroviamo, puntua-
lissimi ma già un po’ stanchini, davanti al
“Dòmm de Milan”: la scritta “Mariae nascenti”,
sopra il portone centrale, ci fa capire a chi sia
dedicato. Cominciamo a guardare in alto, a
rischio torcicollo, e a sentirci piccini piccini.
In passato ci sono entrata altre volte ma solo
con supporti cartacei: interloquire con Cristi-
na, nostra milanesissima e informatissima
guida, è un’altra cosa!
La più grande chiesa gotica d’Italia è all’inse-
gna della verticalità: all’esterno guglie ap-
puntite, alte e slanciate ; all’interno cinque
navate separate da cinquantadue enormi pi-
lastri alti 24 metri, archi a sesto acuto e volte
a crociera. È l’unica chiesa al mondo che ha,
inseriti nei capitelli delle colonne, statue di
santi e di profeti. Dal basso sembrano piccoli
ma, in questo edificio enorme, dilatato, si
perde il senso delle effettive grandezze.
L’insieme sembra tendere le braccia al cielo,
alla ricerca della luce, del divino. In epoca di
Controriforma il Duomo è stato in antagoni-
smo con le grandi cattedrali protestanti eu-
ropee. Sono caratteristiche del gotico la ver-
San Bartolomeo
ticalità e la luce che entra dagli enormi fine-
stroni, suddivisi in antelli di vetro policromo,
36 Aprile 2024