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figlia  Livia  che  amava  a  modo  suo  e  non  era  Livia si apprestava anch’essa a rientrare, delusa
          quello che si addiceva a un padre.               dal  non  avere  avuto  il  segno  che  aspettava,
                                                           quando un forte profumo di viola la avvolse, un
          Livia  avrebbe  potuto  andarsene,  lo  aveva  vo- denso aroma che prepotentemente impregnò
          luto ogni qualvolta sentiva quello sguardo ra- tutti i suoi sensi.                                    PIANETAUTL | RACCONTI
          pace  spogliarla  di  bramosia,  ma  l’uomo  acca-
          sciato sulla poltrona ignaro di ciò che era diven- Si rivide improvvisamene all’età di sette anni in-
          tato le impediva di mettere in atto le sue inten- sieme alla madre a raccogliere viole. Con osten-
          zioni, prevaleva la pietà e la compassione e, no-  tata sollecitudine, raccoglieva i fiori in mazzetti
          nostante tutto, un amore filiale.                regolari che poi legava con un lungo filo d’erba,
                                                           il tutto deposto su un cesto. Entrambe ridevano
          Anche quel giorno aveva dovuto sopportare le  e scherzavano felici ruzzolando sul prato.
          imprecazioni e le molestie del padre.            L’esperienza  fu  intensa  pur  nella  brevità,  ina-
          Un dolore acuto si era insinuato tra le costole  spettata seppur desiderata, Livia cercò di tratte-
          impedendo  al  respiro  di  salire.  Sbattendo  la  nerla, ma il profumo svanì e la scena si dissolse
          porta si era avviata di corsa verso la panchina  in un velo di nebbia.
          sul mare singhiozzando.
                                                           Tutto il corpo era pervaso da un calore emotivo
          L’aria si era fatta più fredda e pungeva la pelle  che partiva dal cuore e si diffondeva irraggian-
          del viso. Con il naso arrossato guardava il mare  do ogni sua cellula e, così come la tensione di
          e un sole stanco addormentarsi sulle sue acque.  poco prima lo aveva irrigidito, ora lo sentiva rila-
          Si strofinò le mani cercando un po’ di calore e  sciato e morbido.
          formulò  mentalmente  una  preghiera  alla  ma-
          dre. La sentiva presente, una carezza sul viso, un  Sua madre era lì con lei, sapeva di viola e alle-
          respiro  lieve,  un  tremore  di  cuore,  ma  voleva  gria e sorrisi e ogni qualvolta l’amarezza avesse
          qualcosa di più, un segno tangibile che portas- investito la sua vita, ella l’avrebbe richiamata a
          se certezza alle sue sensazioni.                 sé per profumarla.


          Intanto con il sopraggiungere della sera le per-  Sì, ora lo sapeva con certezza.
          sone si ritiravano nelle case, venivano abbassa-
          te le serrande dei negozi, si accendevano i lam-  Il cielo si tinse di viola in un abbraccio di mam-
          pioni lungo le strade e i gatti uscivano per le  ma.
          scorribande notturne.




































          Aprile 2024                                                                                          39
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