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Cosa spinge gli iscritti al laboratorio a dare blematicità; temi perennemente attuali, su
                 il meglio di sé?                                  cui la nostra esistenza poggia nella sua polie-
                                                                   dricità.
                 Alcuni aspiranti attori, ma sostenuti da un
                 pensiero quasi unanime, rispondono: il fatto Attori Consumati?
           PIANETAUTL
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                 che il teatro consente di esprimere ed espri-
                 mersi, di mettere in luce tutto quello che c’è    “Sì, ci siamo chiamati “Attori Consumati”…..è
                 dentro, nell’animo, di trovare, attraverso la stata Francesca che ha coniato questo nome
           DALLE
                 comprensione delle azioni dei personaggi a che ci definisce con ironia ed un sorriso sulle
                 cui si dà vita, con l’immedesimazione nel loro    labbra… anche se però, ora, dopo tanti anni
                 vissuto e nel loro carattere, il significato ripo-  spesso ci sentiamo… consumati attori!”
           CLASSI
                 sto nelle parole che diventano strumenti di ri-   Il primo spettacolo è stato“Confessioni…. d’a-
                 flessione, che ci mettono nella condizione di more?” nel 2015, al teatro Lippiello, tutto in-
                 scoprire quello che forse, talvolta, non si pen- centrato sul femminicidio, un argomento che
                 sava neppure di essere o di possedere. - È la non smette mai di essere alla ribalta della cro-
                 magia del teatro - afferma la regista Albarosa naca purtroppo. Lo spettacolo è stato replica-
                 e tutti condividono questa felice espressione to il 25 novembre 2017 al Teatro Villa dei Leo-
                 che li rappresenta.                               ni di Mira, in occasione della Giornata Mon-
                                                                   diale contro la violenza sulle donne. (Vedi:
                 Ci sono delle difficoltà, dei limiti?             Impressioni di un attore di Marianna Faggi,
                                                                   Pianeta UTL, Gennaio-Febbraio 2018).
                 Certo, la memoria innanzitutto. Imparare dei Le rappresentazioni hanno spesso toccato al-
                 testi, abituarsi a frammentarli condividendo tri argomenti contemporanei come l’emigra-
                 con altri il dialogo e, perché no, talvolta esse-  zione di ieri e di oggi, con “In cerca di fortuna”
                 re pronti a soccorrere chi ha dimenticato l’e-    del 2019; le inondazioni e i problemi dell’ac-
                 spressione esatta, a colmare i vuoti. Un rap- qua alta con “Acqua regina, acqua sovrana,
                 presentante maschile aggiunge poi la diffi- acqua divina, acqua pagana” in occasione del
                 coltà di abituarsi alla flessione del dialetto ve-  Trentennale dell’UTL nel 2018; la donna trat-
                 neto “cosa che per me meridionale, nonostante     teggiata dalla penna ironica e dissacrante di
                 sia sposato con una veneta, non è per niente fa-  Lella Costa con “Dialogo sopra il massimo si-
                 cile, ci vuole un impegno costante per imparare   stema: la donna”, in occasione dell’inaugura-
                 quella modulazione capace di rendere la parola zione dell’Anno Accademico dell’UTL 2022.
                 dialettale ricca di senso”. E ancora un’altra at-  Ma soprattutto la compagnia ha spaziato nel
                 trice prende la parola per far notare quanto vasto panorama delle commedie veneziane e
                 sia bello e delicato, emotivamente palpitante, di Goldoni per costruire alcuni spettacoli in
                 lo stare dietro le quinte, quando si pensa che dialetto che potessero far emergere la spon-
                 fra poco è il tuo turno sul palcoscenico ... e al- taneità e il brio degli attori. Ecco che nel 2016
                 lora è un intenso incoraggiamento, un riveder viene proposta “Mirandolina non c’è” (testo
                 la parte che si ha paura di non ricordare, un nato con la collaborazione di Alessandro Vol-
                 cogliere l’emozione delle registe che, pur se     tolina), nel 2018 “Intorno al pozzo”, nel 2020
                 velata, traspare dai loro occhi, mentre con le    “Andando in villa”. Quest’ultima commedia, a
                 parole danno conforto e sicurezza.                causa della pandemia, non è stata rappresen-
                                                                   tata in teatro, ma è stata realizzata su Zoom
                 Cosa si recita in particolar modo?                con una nuova metodologia di far teatro. E’
                                                                   presente nel sito dell’UTL (www.utlmestre.it/
                 Testi classici e moderni che irrobustiscono lo letture-inverno-2020/ )
                 spessore culturale a cui tale attività tende,
                 temi di grande attualità, come il femminici-      È sicuramente una bella attività, divertente,
                 dio, l’emigrazione che sollevano inquietanti      utile, che cementa, che dà coesione, che ren-
                 dubbi e riflessioni su un’umanità che ha de più piacevole questa fase della nostra vita
                 smarrito il suo vero senso. Si estrapolano allo-  e che per la gran parte dei soci è utile per vi-
                 ra i passi più intensi nei quali si racchiude l’in-  vere e comunicare a se stessi e allo spettatore
                 quietudine e il bello della vita e della sua pro-  che, nonostante tutto, la vita è bella. È un

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