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Da un punto di vista diacronico,
cioè se consideriamo la storia di
chi ha prodotto maggior inquina- PIANETAUTL
mento fino ad ora (grafico n. 3),
emergono gli Stati Uniti d’America
e l’Europa, cioè i paesi più ricchi |
che hanno utilizzato la tecnologia
prodotta dall’industrializzazione
per rendere le condizioni di vita ATTUALITA’
più confortevoli. Questo spiega -
non giustifica - il fatto che paesi
emergenti come Cina e India, che
non hanno ancora raggiunto un
benessere diffuso siano reticenti a
cambiare i sistemi di produzione.
E spiega anche l’inarrestabile fe-
nomeno migratorio di chi fugge
da condizioni di povertà, dovute
al cambiamento climatico, verso
Paesi più ricchi.
Le soluzioni.
Di fronte a questi scenari che fare? poche e contraddittorie. Drammatica è stata l’u-
I grandi della terra si stanno rendendo conto scita dagli accordi di Parigi dell’amministrazione
che le risorse non sono inesauribili, che occorre Trump, che ha rallentato un virtuoso processo di
usare fonti energetiche“pulite”, cioè che produ- decisione mondiale ormai non più rimandabile.
cono meno emissioni nocive, occorre piantare Dobbiamo recuperare il tempo perduto, in modo
più alberi e cementificare meno. tale che l’impegno di emissione netta carbonica a
Per questo si sono riuniti a Glasgow per la Con- zero nel 2050 sia un risultato raggiungibile. Per
ferenza sul Clima, organizzata, dal 31 ottobre al questo l’Unione Europea in questi anni ha fatto
13 novembre 2021, dalle Nazioni Unite (Cop26¹). dell’emergenza climatica il focus centrale della
Il senatore Andrea Ferrazzi, nostro concittadino, sua azione, definendo come prioritario l’obiettivo
vicepresidente della Commissione parlamenta- della riduzione dei gas inquinanti del 55% entro il
re d’inchiesta sulle ecomafie, ha partecipato alla 2030, e di conseguenza la definizione di politiche
Conferenza in qualità di rappresentante del Par- per raggiungere tale obiettivo.
lamento Italiano. Da noi intervistato, racconta: Si è convenuto sulla necessità della trasparenza
“Sono stati giorni importanti ed emozionanti. C’e- dei dati. Per la redazione di piani nazionali ener-
rano molti giovani di tutte le nazionalità. gia-clima, 197 governi hanno aderito al protocol-
Ormai sta crescendo la consapevolezza che il ter- lo generale nonché a un piano per ridurre le emis-
mine crisi climatica va coniugato con il termine sioni di carbone entro il 2022. Paesi come la Cina,
emergenza climatica. Non c’è infatti tempo da l’India e il Brasile, ritarderanno al 2060 e 2070 l’at-
perdere. Dai primi incontri internazionali che tuazione del piano, perché la conversione risulta
hanno posto a tema la questione, si veda Rio 1992 per questi paesi emergenti più dispendiosa. Deve
o gli accordi di Parigi nel 2015, la consapevolezza passare invece la convinzione che “la transizione
sull’estrema necessità di azione è cresciuta via via ecologica” alla fine risulterà vantaggiosa per tut-
nella cultura, tra gli scienziati e tra i decisori politi- ti, anche per i produttori. Quest’ultima potrà an-
ci. Le azioni effettive però, purtroppo, sono state che porre un freno all’emigrazione, la cui prima
causa è data proprio dalle conseguenze del cam-
biamento climatico come la desertificazione, che
¹ Cop significa Conferenza delle parti (conferen- produce nei paesi più a rischio difficoltà di soprav-
ce of the parties). 26 perché è la ventiseiesima vivenza e aumento della povertà e delle disugua-
riunione. Nel 2021 è sta ospitata nel Regno Uni- glianze.”
to in partenariato con l’Italia. C’è poi una responsabilità indi- Segue
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