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Un libro per le donne
la
la poetica del "Decameron"poetica del "Decameron" PIANETAUTL
di Aldo Maria Costantini
d accrescere e corro- |
borare le ambizioni CULTURA
A letterarie del Deca-
meron e farne così un testo
densamente stratificato, l'ele- E
mento più significativo è cer- VITA
tamente rappresentato dalla
Cornice. Si identifica con que-
sto termine la storia che fa da
collante alle novelle, toglien-
do loro ogni carattere episo-
dico e precario e tuttavia
ospitando nelle sue elaborate
pagine molto di più di una
cronaca della fuga dalla città
di un'allegra brigata di dieci
giovani per fuggire la peste e
ricreare lo spirito.
E sono proprio le novelle a fornire il nutrimento primo di questa na rapidamente riassunto, in
ricreazione e nello stesso tempo a mettere in bella evidenza una una delle sue Introduzioni alle
chiave di lettura del libro. Il Decameron infatti è un lungo cammi- singole giornate.
no attraverso le variegate vicende della storia dell'uomo, ambien- Tra queste, spicca per singolare
tate in tempi assai diversi ma per la gran parte riferite alla genera- importanza quella alla Quarta
zione precedente a quella del Boccaccio, cioè l'inizio delTrecento. giornata, in cui la cronaca (il
E naturalmente questa storia appartiene anche (e soprattutto) diario della "villeggiatura" che è
alla donna, prima destinataria dell'opera e spesso protagonista l'argomento principale) è sbri-
assoluta dei fatti narrati, tanto da far meritare all'autore l'appella- gata in poche righe mentre
tivo di "femminista ante litteram". molte pagine sono occupate
C'è dunque un disegno generale che permette di riconoscere in da una celebre Autodifesa
questa galleria affollata un percorso ideale di andamento ascen- dell'opera che potrebbe addi-
sionale (come nella Commedia dantesca) che dalla terra punta rittura definirsi una vera e pro-
verso il Cielo, senza tuttavia staccarsene completamente e piut- pria dichiarazione di poetica,
tosto realizzando in essa la perfezione divina (lo "speculum Virgi- tutta incentrata sulla incoerci-
nis" di Griselda, per intenderci). bile potenza d' Amore.
Nel Decameron dunque si passa dalla amara reprensione dei vizi Il Boccaccio infatti simula di
alla gloriosa celebrazione della virtù, attraversando le tre grandi aver raccolto una serie di voci
forze che dominano la vita dell'uomo: la Fortuna, l'Amore e l'Inge- critiche sul suo operato di scrit-
gno. tore e sugli intenti (ben poco
E se apparentemente quest'ultimo sembra essere predominante edificanti) della sua opera, criti-
nella distribuzione della materia (tre giornate sono dedicate ai che che vengono prese analiti-
suoi molteplici aspetti, a differenza delle due consacrate a Fortu- camente in considerazione e
na e Amore), tuttavia la presenza trasversale dell'Amore, respinte con grande determi-
anch'esso ovviamente variamente declinato, è talmente evidente nazione, tra il serio e il faceto.
da farci riconoscere in esso l'irrinunciabile terreno in cui si gioca Prima ancora di esaminare nel
la partita più importante. dettaglio queste critiche, e
A conferma di quanto detto sin qui è proprio la Cornice a fornirci constatare
un riscontro determinante della graduatoria che abbiamo appe- Segue
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