Page 4 - Corso-B-Nasti-racconti
P. 4
ROSSELLA BIANCHI
Stefano
Mi addormentai ammaliato dalla musica, note fluide che si aprivano alla
notte tiepida.
Armonia di suoni profumati di tigli odorosi, lucenti di luna.
Sospeso nel sogno, sentivo leggere le tue dita seguire la linea delle mie
sopracciglia; calde le labbra mi baciavano il lobo carnoso dell’orecchio,
sussurro di parole d’amore.
Attorcigliavo un tuo ricciolo setoso al mio dito, quasi a trattenerti.
Eri tornata accanto a me, per poco.
Il mattino ti avrebbe portato via.
Vecchio amico
La musica ricominciava con uno strano personaggio che vagabondava
tranquillo da un capo all'altro della mostra, tra i tessuti trasparenti,
svolazzanti come ali di libellule brillantinate.
Voile, sete, cotone indiano impalpabile, stoffe colorate di sole, di mare,
d'erba tenera, di ciliegie e di lamponi.
Persa in questo mondo mi sento osservata: il vagabondo si è fermato, si
avvicina, mi fissa.
Io lo riconosco: quanto tempo è passato!
Incominciamo a parlare, come se il nostro dialogo non avesse mai avuto
interruzione.
I suoi occhi sono grandi e dolci e mi coccolano: gli accarezzo la barba
ispida.
4