Page 4 - PianetaUTL 36
P. 4

Perché tutti parlano di Intelligenza


               Artificiale?



               di Alessandro Memo


                   ntelligenza Artificiale? È l’argomento più chiacchierato del momento, tutti hanno la loro idea,
                   c’è chi la considera un pericolo e chi invece la panacea a tutti i problemi del mondo. Nei Social
               I si aprono continuamente nuovi dibattiti, la televisione la nomina più volte al giorno, gli amici
          PIANETAUTL | ATTUALITA’
               mi chiedono spesso: “Ma tu cosa ne pensi?”.

               Ma voi, ve ne siete fatti un’idea? Io vorrei tanto
               darvi qualche indicazione e qualche riflessione
               personale,  in  modo  da  permettervi  di  avere
               una  vostra  opinione  e  non,  semplicemente,
               adottare quella di qualcun altro.
               Mi presento: ora sono un pensionato felice ed
               un nonno all’occorrenza, ma prima … mi defi-
               nivo  un  tecnologo  curioso,  con  una  discreta
               base  di  elettronica  ed  informatica  avvolta  in
               una coperta di curiosità verso tutte le tecno-
               logie  emergenti.  E  quindi,  anche  se  ufficial-
               mente ora sono a riposo, non potevo lasciarmi
               scappare questa nuova rivoluzione.

               Un breve aiuto sulla terminologia: il termine Intelligenza Artificiale di solito si indica con la sigla IA
               e, siccome la lingua italiana non è diffusa come quella anglosassone, nel mondo si indica con la
               sigla AI, da Artificial Intelligent, e si pronuncia ei-ai [/eɪˈaɪ/]
               .
               Il primo a parlare di intelligenza nel 1950 fu Alan Turing, un brillante matematico inglese a cui si
               deve molto, tra cui anche il famoso test di Turing basato sul gioco dell’imitazione. Eccolo in breve:
               ci sono un uomo ed una donna (A e B, oppure B e A) ed un osservatore (C) che possono parlare o
               meglio messaggiare tra di loro ma senza mai vedersi, con finalità diverse:
                                                �  C deve stabilire chi è l’uomo e chi la donna
                                                �  A deve ingannare C e portarlo all’errore
                                                �  B deve aiutare C a riconoscere chi è l’uomo e chi la donna

                                                Se sostituiamo A con una macchina e C non è in grado di distin-
                                                guere se A è un uomo o una macchina, allora la macchina può
                                                essere definita intelligente. In questo test si possono distinguere
                                                tutti gli aspetti della personalità di Turing: matematico, logico,
                                                crittografo e filosofo. Pur nella sua complessità, la versione origi-
                                                nale di questo test è stata aggiornata molte volte perché molti
                                                software sono stati in grado di superarlo.

               Dall’altra parte dell’oceano stava prendendo piede il computer elettronico e si iniziava a discutere
               su cosa poteva fare e quali limiti gli si doveva imporre.


               Io in classe (eh sì, ero un insegnante) ne parlavo negli anni ’90 quando cercavo di spiegare come
               era fatto il software con cui l’IBM aveva battuto a scacchi il campione mondiale del momento, Garry
               Kasparov. In realtà si sfruttava l’enorme velocità di calcolo (dell’epoca) per valutare le situazioni rag-
               giungibili provando tutte le possibili mosse, e successivamente con tutte le possibili risposte, reite-

          4                                                                                   Dicembre 2023
   1   2   3   4   5   6   7   8   9