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Prefazione
Ripercorriamo i momenti di questo corso, pensato come una sollecitazione
alla creatività da applicare alla scrittura in prosa, che pertanto vede
sconvolto il suo procedere usuale perché va ad attingere alla Poesia,
adottandone alcune modalità espressive caratteristiche.
All’inizio, come sempre, un po’ di sconcerto, palpabile nelle corsiste:
- Perché non provare a scrivere poesie?
- Perché troppo difficile e spesso illusorio. Questa l’ammissione di verità.
Soprattutto, l’arte poetica non si insegna, anche se richiede tecniche che i
poeti devono conoscere. Molti provano a scrivere, ma con troppi
fraintendimenti che ne disperdono l’autenticità. La poesia si definisce
brevemente come “linguaggio in musica”, modalità semplice ed essenziale
per indicarne le due caratteristiche fondamentali: per “linguaggio” si
intende comunicazione mediante parole capaci di aprire interi mondi di
significati – polisemiche - e “in musica” perché la comunicazione avviene
e diventa suggestione anche attraverso le sonorità caratterizzanti la
musica.
Dunque, non si diventa poeti frequentando un corso; però vi si può
acquisire sensibilità particolare per aumentare la nostra capacità di
rendere i nostri scritti molto più personali e suggestivi, attingendo alle
modalità della poesia, usando la sua creatività espressiva,
apparentemente più libera, ma in realtà più consapevole dei messaggi che
vogliamo comunicare. Pertanto, il nostro obiettivo è stato quello di
arrivare a scrivere in prosa poetica brevissimi racconti di generi vari,
revisionandoli molto, utilizzando figure di significato (metafore, ossimori,
metonimie…) e di suono (allitterazioni, rime interne, assonanze,
consonanze…); con esercitazioni variate, spesso divertenti (scrivere
utilizzando parole date a caso o tutte “allitterate”; con uguali incipit; con
suggerimenti musicali o pittorici…). Sempre abbiamo mirato comunque a
bandire ogni superficialità compositiva per evidenziare i nostri intenti
espressivi veri e profondi.
Attraverso esempi e riscritture, abbiamo creato un ambiente collaborativo
e produttivo, i cui risultati, in minima parte, ci piace proporre ai lettori di
questa Associazione.
Dunque, abbiamo selezionato quattro microracconti di ciascuna corsista:
tre testi scritti da incipit dati, uno, suggerito dall’ascolto di un brano
musicale.
Anna Nasti
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