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Matisse e la luce del Mediterraneo





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                  a mostra Matisse e la luce del Mediterra- porale in cui si avverte tutta la potenza della na-   PIANETAUTL | FUORI LE MURA
                  neo prende avvio dalle parole dello stori- tura.
            L co dell’arte André Chastel sul Midi, il Sud
            della Francia, quale grande atelier dell’arte mo- Nella seconda sezione della mostra intitolata La
            derna. Un luogo, il Mediterraneo, che per la sua  luce del Mediterraneo, si apprezza, come espres-
            bellezza, i suoi colori e la luce, diventa fonte di  so da Derain in una lettera a de Vlaminck una
            ispirazione per molti pittori di fine XIX e inizio  “luce dorata che elimina le ombre” nelle opere
            XX e di cui la mostra si fa attenta e puntuale in-  di Matisse presenti in questa sala, frutto di pre-
            terprete.                                        stiti internazionali, in dialogo con i compagni di
                                                             senso A. Marquet, H.C. Manguin. W. Paerels e F.
            Il percorso si apre con una prima sezione intito-  de Pisis.
            lata La modernità viene dal mare che ospita le  In questa sala si ha l’impressione di immergersi
            opere di alcuni dei protagonisti della pittura im-  nelle note vibranti di colore che emana il Medi-
            pressionista,  post-impressionista  e  simbolista  terraneo,  vera  musa  ispiratrice  per  questa,
            che rappresentano il punto di partenza del per-  come per altre, generazioni di artisti profonda-
            corso matissiano. Dipinti come finestre si apro- mente affascinate da un linguaggio magico ed
            no sul mare, ma in questo caso è sul Mare del  avvolgente.
            Nord e sul Canale della Manica che si affaccia il  Ancora vivida la lezione di Van Gogh nell’opera
            nostro sguardo. Ne è un esempio la Veduta di  L’albero di H. Matisse, realizzata dall’artista du-
            Anversa di E.  Boudin che ci porta sul vivace por- rante il suo viaggio in Corsica del 1898, suo pri-
            to di Anversa, facendoci percepire il soffio del  mo vero e proprio incontro con il Mediterraneo.
            vento,  il  movimento  ed  il  rumore  del  mare  e  Anticipa per certi versi il linguaggio espressio-
            della vita che si snoda intorno ad esso. Tratti ve- nista dei Fauves nella ricerca di contrasti di co-
            loci impressi sulla tela a significare il momento.  lore e in una pennellata che si fa larga e pastosa.
            Segue l’opera di M. Luce, dal 1892 protagonista  Matisse rende l’albero espressione del sé, ele-
            della  lezione  del  Postimpressionismo,  con  la  vando  un  semplice  oggetto  a  qualcosa  in  cui
            realtà dinamica e vivace del porto di Rotterdam  identificarsi.
            dal  bellissimo  mare  in  movimento,  reso  con  Il  soggiorno  in  Corsica  gioca  un  ruolo  fonda-
            brevi  tratti  di  colori  che  gli  conferiscono  tra- mentale per il legame che l’artista stabilisce con
            sparenza. Sembra di sentire il vociare dei pesca- la natura che avrà i suoi esiti nei colori vividi del-
            tori, lo sbuffare dei battelli a vapore e in lonta-  la pittura Fauve. E’ il 1905 quando questo lin-
            nanza lo sciabordio delle onde sul molo, men- guaggio “di belve”, dalla definizione del critico
            tre nuvole argentee solcano velocemente i cieli. d'arte Louis Vauxcelles, fa il suo ingresso ufficia-
            Intime e riflessive si presentano invece le opere  le nell’arte del XX secolo al Salon d’Automne: da
            degli altri due autori ospitati in questa prima se-  questo momento la realtà avrà un colore nuo-
            zione, il belga Theo van Rysselberghe ed il fran- vo!
            cese Charles Cottet.                             Il 1905 è anche l’anno dei numerosi viaggi di
            Nell’acquaforte,  Ingresso  di  barche  da  pesca  a  Matisse nel Sud della Francia: Collioure, Marsi-
            Volendam, T. van Rysselberghe ci presenta que-   glia,  Cassis,  La  Ciotat,  Saint  Tropez,  Antibes,
            sto paese di pescatori dell’Olanda Settentriona- Saint-Paul-de Vence  e  Nizza,  dove  dal  1921  si
            le a nord di Amsterdam, mettendo in risalto le  stabilirà per tutta la vita.
            barche in arrivo sul molo sospinte dal vento di  E Nizza è protagonista in un’altra opera, La Fine-
            ritorno dalla giornata di lavoro. Le linee essen-  stra  aperta  sul  mare,  del  1921,  in  cui  Matisse
            ziali  di  stampo  neo-impressionista  contribui-  esprime tutto il candore del Mediterraneo at-
            scono ad enfatizzare la forte prospettiva del ve-  traverso una luminosità accecante che pervade
            loce corteo di barche a vela sotto un cielo ug-  la stanza, conferendo vitalità e freschezza alla
            gioso che annuncia l’arrivo di un prossimo tem- rappresentazione.


            Gennaio 2025                                                                                         29
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