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parate tra loro come nelle odierne case a schie- to.
                 ra. Il piano inferiore, più fresco e umido, veniva  Ultima tappa di questo mini-tour, frettoloso ma
                 utilizzato come cantina mentre in quello supe- anche  molto  interessante  perché  per  molti  di
                 riore, più secco e caldo, si conservavano cereali  noi inedito, è stata l’Abbazia fortificata di San
                 e prodotti agricoli. Le “caneve”, con porta larga,  Nazzaro Sesia, fondata nel 1040. I Benedettini
                 non erano in comunicazione con il piano supe- ne  fecero  per  500  anni  centro  di  studio,  pre-
                 riore a cui si accedeva con scale a pioli retrattili.  ghiera e lavoro. L’incrocio di strade importanti e
                 Tra  un  edificio  e  l’altro,  dal  lato  opposto  alla  la prossimità di un guado sul Sesia favorivano
                 strada, strettissime callette, le “riane”, permette- gli incontri e gli scambi. Formata da strutture di
                 vano  la  ventilazione  mantenendo  all’interno  epoche diverse, dopo alterne vicende andò per
                 una temperatura costante.                         secoli in lenta decadenza. La conquista napo-
                 Il posto era rifugio per le persone solo nei mo-  leonica e il conseguente esproprio ne segnaro-
            PIANETAUTL | FUORI LE MURA
                 menti di pericolo. Alla fine del 1400, però, la re- no la fine: il complesso fu depredato e abban-
                 gola è stata alterata perché il popolo fu costret-  donato. Caduta in spaventoso degrado l’Abba-
                 to a concedere a un potente feudatario, Seba-     zia è stata recuperata solo dalla metà del ‘900.
                 stiano Ferrero, la possibilità di costruirsi un pa-  Anche qui, come al Ricetto, le costruzioni sono
                 lazzo, la “Torre del principe”, in cambio della ne- caratterizzate da grossi ciottoli ovali e mattoni,
                 cessaria, obbligata protezione.                   materiali locali. Gli evidenti, forti restauri hanno
                 Camminando per le “rue” acciottolate, parallele  risistemato mura e colonne e riportato alla luce
                 tra un gruppo di edifici e l’altro, si ritorna indie-  ciò che era rimasto di affreschi e decorazioni.
                 tro nel tempo, ci si immerge nel Medioevo. Bel-   Nel bel chiostro a due piani, dipinti molto dan-
                 lo,  senz’altro,  suggestivo,  scelto  spesso  come  neggiati narrano, come in una storia a fumetti,
                 “location” per film e sceneggiati storici perché  la vita di San Benedetto. Le decorazioni in terra-
                 poco contaminato. Negli ultimi decenni Il recu- cotta finemente lavorata del grande rosone, del
                 pero  turistico-culturale-scenografico-rievoca- portale, degli archetti e dei vari fregi alleggeri-
                 tivo-gastronomico…  di  antichi  borghi,  incre-  scono l’imponenza della struttura.
                 mentato anche da programmi televisivi ad hoc,  Ora una parte del chiostro superiore è adibito a
                 ne ha salvati molti da sicura rovina dopo il lun-  foresteria per chi, scappando dalla odierna fre-
                 go abbandono da parte degli abitanti per indu- nesia  quotidiana,  cerca  tranquillità  e  raccogli-
                 strializzazione  e  inurbamento.  Peccato  che  la  mento certosini. Com’è strana e varia la vita: più
                 nostra visita sia stata funestata da una pioggia  ci si proietta nel futuro, più si sente la mancanza
                 ininterrotta: il posto è talmente particolare che  di alcuni aspetti del passato!
                 meritava di essere goduto, non solo attraversa-





































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