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l’isola. Gli Austriaci la trasformarono in una pol-
veriera sino al 1858 quando venne donata al
patriarcato di Venezia, permettendo così ai frati
di ritornare e rifondarvi il monastero.
Il monastero ha due chiostri, il primo risale al
'200, il secondo è invece del ’400. La Chiesa è
del 1401 ed è stata costruita sopra l'antica chie-
sa bizantina, di cui si possono ancora vedere le
fondazioni.
Abbiamo poi passeggiato nel bel giardina ricco
di alberi e fiori, fino alle due meravigliose terraz-
ze panoramiche che si affacciano sulla laguna e
PIANETAUTL | FUORI LE MURA
offrono un'incantevole vista verso l'isola di Bu-
rano.
Al rientro in barca, durante la navigazione verso
l’isola di San Lazzaro degli Armeni, ci viene ser-
vito un ottimo pranzo a base di pesce, e l’atmo-
sfera si fa calda, chiacchiericcia, amichevole,
gioviale.
La visita agli Armeni era organizzata a gruppi al- Museo San Lazzaro degli Armeni
ternati: un gruppo faceva la visita e l’altro una
passeggiata al Lido per vedere alcuni edifici Li- si svolgono le messe e i riti armeni, e il museo
berty di cui l’isola è ricca. dove si trovano bellissimi manufatti provenienti
L’isola di S. Lazzaro è una vera scoperta: racchiu- da ogni parte del mondo, donati nei secoli da
de un complesso storico-religioso di inestimabi- fedeli e devoti alla comunità, tra cui una mum-
le valore ed è considerata uno dei centri mon- mia egizia dell’ VIII sec a.C. completa di sarco-
diali più importanti per la cultura armena. fago.
L’isola venne donata nel 1717 dal Doge Giovan- La biblioteca contiene ben 170 mila volumi e una
ni Corner a un gruppo di monaci armeni fuggiti delle maggiori collezioni di manoscritti rari al
dall'invasione turca del loro paese, guidati da mondo, quasi 5 mila!
Mechitar. A lui dobbiamo la trasformazione di In una piccola sala adiacente scopriamo che qui
San Lazzaro in importante centro culturale e studiava armeno classico Lord Byron che rimase
scientifico. Machitar costruì un monastero, re- nell’isola per due anni, prima di partire per la Gre-
staurò la vecchia chiesa in rovina, edificò il chio- cia a combattere per l’indipendenza dai Turchi.
stro e progettò i locali per la Pinacoteca e la Bi- Oggi nell’isola vivono 22 monaci. Una curiosità: i
blioteca, nonché il recupero dei terreni circo- monaci coltivano nel giardino del convento dei
stanti per trasformarli in giardini. Dalla sua ope- rosai, che vengono utilizzati per produrre la “var-
ra è nata l'istituzione dei Padri Armeni Mechi- tanush”, una marmellata di petali di rosa che si
taristi che ancora oggi, attraverso i loro discepo- può acquistare nel bookshop del museo.
li, tramandano di generazione in generazione la Al rientro, dopo tanto splendore, in barca un’ulti-
cultura armena. Successivamente fu anche co- ma sorpresa: caffè, dolcetti tradizionali veneziani,
struita una tipografia che permise ai monaci di amari e liquorini vari.
non ricorrere più alle tipografie veneziane e di Al piano di sopra invece musica e balli con il DJ
diffondere autonomamente la lingua e la cultu- Claudio che non si è risparmiato, ha suonato e
ra armena, con una macchina da stampa che cantato ininterrottamente fino all’approdo a Por-
produceva lavori in 38 lingue e dieci alfabeti. tegrandi, coinvolgendo in balli scatenati il mani-
Venne pure allestita una ricca biblioteca. polo di coloro che, pur alzati all’alba, avevano an-
San Lazzaro era diventato un centro così impor- cora energie da spendere!
tante che fu risparmiato persino durante l’inva- Una gita davvero speciale, arricchita di cultura, di
sione napoleonica, perché considerato un’acca- gioia di stare insieme, ci siamo goduti una Vene-
demia di scienze. zia dall’acqua come è bello viverla, ricca, piena di
All’ingresso del monastero, veniamo accolti da colori, regalati dal sole, dal vento, dalle nuvole,
una bravissima guida. Visitiamo la chiesa, dove dagli uccelli, dalla sua bellezza.
38 Ottobre 2024