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SAFFA, un lontano e chiaro


                                                            ricordo di guerra                                   PIANETAUTL



                                                                                       di Piergiorgio Marchiori  |



                  gni volta che sento i partigiani dell’AN- carro armato superstite è stato colpito sopra un    MEMORIE
                  PI parlare delle memorie delle loro im-  argine e si staglia all’orizzonte tra gli alberi spo-
          O prese mi torna vivido alla mente il ricor-     gli; prima fumante e poi oggetto di curiosità e
          do lontanissimo di quello che i miei occhi videro  saccheggio. Un mio conoscente troverà all' in-
          in quel freddo inverno di guerra del 44-45.      terno una scatoletta di carne che darà alla sua
          Un paesetto di campagna in cui quasi tutte le gatta.
          persone valide sono obbligate a costruire trin- Mia madre mi accompagna un giorno dai‘tede-
          cee lungo la strada che di lì a poco sarebbe stata schi’ che dispongono di qualche medicina, in
          percorsa dalle truppe alleate. Lavorano freneti- particolare una pomata per le mie mani irritate
          camente con carriola e badili, quasi tutti conta-  dal freddo di quel rigido inverno. È così che ap-
          dini dei dintorni arruolati dalle truppe tedesche pena oltre la porta di quell’albergo scolastico li
          che li compensano con le smisurate banconote vedo. Saranno stati una dozzina circa, tutti gio-
          stampate all’ultimo momento.                     vani, pallidi, magri, nervosi. Il più autorevole
          Le truppe tedesche consistono in alcuni ragazzi  scambia qualche parola con mia madre e poi mi
          sistemati dentro una delle due aule della piccola  spreme un poco di pomata sul dorso delle mani;
          scuola, di solito affollata da 35-40 ragazzi istruiti  e in pochi giorni effettivamente guariscono. “È
          dalle due maestre, una delle quali, quella che la- roba tedesca, la migliore!”mi aveva detto la ge-
          vora il pomeriggio, è mia madre.                 nitrice.
          In cielo passano spesso aerei di ogni tipo, ma Son bastati quei brevi momenti per captare i
          tutti degli alleati essendo la poderosa luftwaffe  pensieri dei disciplinati combattenti germanici
          spazzata via, come del resto anche la straordina-  e imprimere nella mia mente quella che doveva
          ria marina, i carri armati, gli eserciti. Un unico  essere la loro infelice esistenza.









































          Febbraio 2022                                                                                        13
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