STORIA DI VENEZIA
VENEZIA E LE RIFORME DEL ‘700

Relatore: LINO GATTO

Il corso viene proposto sia al Berna che alla Manin in date diverse

Venezia nel ‘400 è all’apogeo della sua potenza. Nel ‘500 è uno Stato che inizia a mostrare i suoi limiti e le sue impostazioni di carattere medioevale. L’età Moderna (periodo che va dalla scoperta dell’America alla Rivoluzione Francese) è una Età che apre molti problemi per Venezia, specie nel ‘600, secolo che vede la Serenissima coinvolta in lunghi e costosi conflitti.
Nel ‘700 siamo all’epoca della senescenza di uno Stato che, sopravvissuto con la sua impronta medioevale, dopo oltre mille anni di Storia arriva alle soglie della Età Contemporanea. Lo Stato Veneziano nel ‘700 è caratterizzato da due linee politiche di fondo: la neutralità e la conservazione. Venezia nel ‘700 mantiene la sua neutralità sia nello scacchiere mediterraneo che nello scacchiere europeo e italiano, in un secolo che vede molte guerre combattute in Europa; una neutralità che non ha impedito comunque allo Stato Veneziano di diventare teatro di scontro tra i vari belligeranti europei e italiani.
Collegata alla politica di neutralità c’è la politica di conservazione degli aspetti politici, istituzionali, e sociali dello Stato.
Nel corso del ‘700 anche a Venezia, come pure altrove e in Italia si comincia a parlare di riforme e di progetti di riforma sul piano economico e sociale; riforme viste a Venezia proprio come strumento politico per meglio conservare il sistema politico, sociale ed istituzionale esistente. Diversi sono i tentativi di riforme, anche se per lo più si deve parlare di progetti di riforme più che di concreta realizzazione delle stesse. Si tratta di progetti improntati soprattutto alla conservazione di un generale consenso verso lo Stato e di una sostanziale stabilità nei rapporti tra governati e governanti. Il modulo comprende un’indagine sulle donne veneziane (nobili, originarie, popolane) e sulle “foreste”.
Sia i documenti conservati negli archivi della Serenissima – oggi facenti parte dell’Archivio diNStato ai Frari – sia le pietre e i muri di Venezia danno voce ad una presenza femminile di particolare spessore, che trova riscontro nelle trattative commerciali e marittime, nelle disposizioni testamentarie, nella gestione dei beni personali, nella conduzione familiare, nella composizione di poesie e di saggi letterari, nella lavorazione del vetro e del merletto, nella pratica della carità, nella vita religiosa.